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Aumento di stipendio badanti, 43 euro al mese e 560 all’anno in più obbligatori

Ecco quando alla badante spetta un aumento di stipendio dal suo datore di lavoro e perché spesso non viene concesso.

Il lavoro della badante è sempre più importante al giorno d’oggi. Aumenta l’età media della popolazione ed aumentano i soggetti che hanno bisogno dei servizi della badante. Ma svolgere questa attività non significa svolgere un lavoro di scarso valore e poco tutelato dalla normativa vigente. Infatti ci sono diversi diritti della lavoratrice che spesso vengono negati dai datori di lavoro. A partire dal diritto ad una equa retribuzione, con aumenti periodici spesso negati.

Aumento di stipendio badanti, 43 euro al mese e 560 all’anno in più dopo un certo periodo di tempo

La badante ha il diritto ad essere retribuita come prevede il CCNL di riferimento ed in base alle tabelle delle retribuzioni minime ogni anno aggiornate al tasso di inflazione a prescindere dalle varie piattaforme di rinnovo contrattuale. Detto questo, ad oggi una badante con formazione professionale altamente certificata, spettano come minimo tabellare, 1.482,94 euro al mese. Si tratta dello stipendio minimo previsto dal CCNL di riferimento. Poche le badanti che hanno questo genere di assunzione anche perché spesso non vengono considerate le esperienze pregresse nel ruolo e nemmeno le certificazioni professionali.

Più facile trovare badanti assunte come semplici collaboratrici domestiche con l’aggiunta della cura e dell’assistenza alle persone non autosufficienti. La badante classica quindi, con una retribuzione minima prevista pari a 1.083,26 euro al mese.

Lo scatto di anzianità della badante, ecco come funziona

La badante non può essere pagata al di sotto dei minimi salariali previsti dalla normativa in vigore e basati come sempre, sul Contratto Collettivo di riferimento. Come detto in precedenza, nel momento dell’assunzione, spesso non si considera l’esperienza pregressa con altri anziani e con altre famiglie. E nemmeno la certificazione in possesso della lavoratrice.

Ciò che fa specie però è il fatto che altrettanto spesso, anche l’esperienza lavorativa con lo stesso anziano, dopo anni di lavoro, non produce nulla per la badante. Invece applicando le direttive del CCNL, alla badante dopo un certo numero di anni di servizio presso lo stesso anziano, ed a cadenza periodica, dovrebbero spettare degli incrementi fissi di stipendio, a prescindere dalle tabelle dei minimi salariali.

Stipendio badanti con 43 euro di aumento se decorrono due anni di assunzione

badante, diritti, stipendio e limiti

Ogni 2 anni di servizio presso lo stesso anziano alla badante toccherebbero gli scatti di anzianità. Il ruolo della badante, importantissimo e spesso di fiducia, porta spesso la lavoratrice a diventare come una familiare, soprattutto se l’anziano e la famiglia reputano idonea al ruolo di fiducia, la lavoratrice. Ogni 2 anni e per 7 bienni, alla badante spetta una maggiorazione di stipendio del 4% come scatto di anzianità. Il surplus deve essere caricato a partire dai minimi salariali.

Quindi una lavoratrice che prende 1.083,26 euro al mese, allo scoccare dei 2 anni di lavoro consecutivi presso una stessa famiglia, spetterebbero 1.126,59 euro al mese oggi. Un incremento di oltre 40 euro al mese quindi, che in un anno valgono oltre 560 euro in più tredicesima compresa.