Aumento stipendio badanti 2022, i tre motivi che fanno sorridere i lavoratori

Mario nava
Salgono gli stipendi delle badanti nel 2022 per almeno tre buone ragioni
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Anno nuovo stipendio nuovo, forse è il caso di dirlo anche per le badanti nel 2022. Infatti per almeno tre validi motivi nel 2022 molte badanti potrebbero avere un surplus di stipendio. 

Badanti, stipendio 2022 e aumento

L’incremento del salario delle badanti potrebbe divenire realtà nel 2022 appena entrato. In primo luogo per via del tasso di inflazione. Come in tutti i settori lavorativi, per tutti i dipendenti e pure per i pensionati, l’aumento del costo della vita stabilito in via previsionale dall’ISTAT, produrrà un incremento salariale. Stando al tasso previsionale dell’Istituto nazionale di statistica, l’aumento dovrebbe essere pari all’1,7%.

E poi, come stabilito dal contratto collettivo, 12 euro di incremento dovrebbero essere già appannaggio delle badanti che già nel livello Bs porterebbero il salario minimo ad euro 880 al mese. Parliamo naturalmente di badanti in regime di convivenza. Quindi, aumenti praticamente inevitabili per il solo fatto della perequazione e del salario da CCNL.

Il nuovo certificato di qualità da diritto a 10 euro al mese 

Indennità aggiuntiva per via del famoso patentino, questa un’alta novità per il settore domestico. Conseguire la certificazione di qualità, ovvero il patentino, da un vantaggio al lavoratore, in termini di salario. C’è in effetti, una indennità aggiuntiva proprio per chi ha questo patentino. Tra i motivi di aumento proprio questo. 

Parliamo della patente di qualità prodotta dalla normativa Uni 11766.Un nuovo documento atto a certificare le competenze e la professionalità della badante. Tutto come previsto dall’European Qualifications Framework, il Quadro europeo delle qualifiche.Un patentino che garantisce le famiglie nella ricerca di una badante adatta alle loro esigenze e che da diritto alla badante a ricevere di più. 

La certificazione di qualità consente alla badante un surplus fino a 10 euro in più al mese. Una indennità che assorbe pure eventuali trattamenti o indennità di funzione, tipici delle badanti assunte nel livello DS.

Le nuove aliquote Irpef


Altra novità è quella relativa alle nuove aliquote Irpef. Anche se le badanti non subiscono queste trattenute in busta paga, perché il datore di lavoro non fa da sostituto di imposta, anche loro sono assoggettate all’Irpef. E le nuove aliquote, con i nuovi scaglioni, presentano una minor tassazione, anche se a dire il vero il primo scaglione, che poi è quello a cui sono assoggettate la maggior parte delle badanti (fino a 15.000 euro di reddito), non cambia. A titolo di informazione, le nuove fasce sono: 

  • 23% sui redditi fino a 15.000 euro;
    25% sui redditi tra 15.000 e 28.000 euro;
  • 35% sui redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • 43% sui redditi oltre i 50.000 euro.
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