Aumento stipendio pubblico impiego 2019-2021: dati ARAN

Mario nava
aumento pensioni

Il rinnovo del contratto dei lavoratori statali è sempre argomento spinoso su cui il governo presto dovrà completare l’operazione. In previsione del rinnovo del contratto, che ricordiamo avrà validità 2019-2021, essendo scaduto quello attuale nel 2018, va registrato il consueto report semestrale sulle retribuzioni nel pubblico impiego che l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) pubblica. I dati di Aran, passati al setaccio da parte dei sindacati, in vista della riapertura della piattaforma di rinnovo, mettono in luce una entità dei rinnovi piuttosto scarna rispetto a quelli previsti.

Tra aumenti tabellari e stabilizzazione dell’elemento perequativo

Per il lavoratore statale medio, l’aumento di stipendio, altrettanto medio sarà nell’ordine di circa 100 euro lordi. Questo ciò che emerge alla luce dei dati e delle previsioni che si fanno in base a stanziamenti del governo e ipotesi sul tavolo.

Anche se a dire il vero si parla di 107 euro lordi di aumento medio, occorre ricordare che non si può considerare parte di questi aumenti l’integrazione compresa nel rinnovo dei contratti 2016-2018.

Il nodo principale è la stabilizzazione dell’elemento perequativo introdotto a suo tempo e mai reso strutturale.

Le vere cifre per determinate categorie sono davvero misere

Se 100 euro di aumento lordo sembrano pochi, va sottolineato che molti a questa cifra nemmeno si avvicineranno. Infatti per i docenti si parla di 91,50 euro di aumento lordo medio, mentre per gli infermieri si arriverebbe a 97 euro. E per tutti, considerando anche l’indennità di vacanza. Ma c’è a chi andrebbe peggio. Infatti i lavoratori degli enti locali, quelli che rientrano nella categoria base, superano di poco i 60 euro di aumento.

Il Presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, nello spiegare il consueto rapporto dell’Agenzia, a confermato al quotidiano “Il Messaggero” che sarà entro fine mese che si definirà il programma dei rinnovi e lo si farà con i sindacati. Occorre ancora qualche giorno quindi per mettere a punto la macchina del rinnovo, perché occorrono anche le direttive ministeriali del Ministero di Economia e Finanze e di quello della Funzione pubblica. Resta il fatto che l’Aran nel report ha messo in luce un incremento pari al 3,8% per quanto riguarda gli stipendi degli statali in ottica rinnovo. Un incremento che però sale al 4,07% con la stabilizzazione dell’elemento perequativo, introdotto per garantire aumenti degni ai rediti più bassi.

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