Badanti: perché prendere la patente di qualità conviene

Mario nava
badanti

Il rapporto di lavoro del settore domestico è regolato dal Contratto collettivo nazionale di lavoro colf e badanti. Una carenza del CCNL è però evidente per quanto concerne la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. 

Infatti il CCNL si occupa dei diritti e dei doveri (più i primi che i secondi) ma non dei requisiti di professionalità.

Una anomalia vera visto che il settore interessa 2,5 milioni di famiglie e 2 milioni di addetti. Tra i domestici la figura principale è senza dubbio la badante, figura ormai comune a molte famiglie con anziani e persone non autosufficienti.

E da mesi esiste un patentino di qualità, una certificazione che serve per attestare il possesso di competenze e qualità da part del lavoratore. 

La qualità del lavoratore 

Il lavoro della badante è molto particolare e alquanto delicato. Ed è per questo che la certificazione delle competenze della badante è una cosa che molte famiglie cercano. Questione di tranquillità e di sicurezza a tutela dei propri cari.

La scelta di una badante è pertanto,  molto difficile perché è la badante che deve assistere una persona cara alla famiglia per cui lavora.  

Dal 12 dicembre 2019 è entrata in funzione la norma Uni 11766. E sono norme che riguardano i requisitir tipici dell’attività professionale dell’assistente familiare, come sono state ribattezzate nel CCNL, genericamente, colf, baby sitter e badanti.

Con la certificazione di qualità della lavoratrice, vengono specificati i compiti e le attività della stessa e messe in luce le abilità e le competenze come previsto anche dalle leggi comunitarie.

Assumere un lavoratore con il patentino oltre che una sicurezza per le famiglie offre il vantaggio del giusto riconoscimento dell’attività domestica al lavoratore. 

Patentino, come fare per averlo?

Per prendere il patentino gli interessati devono sapere che occorrerà superare una prova scritta e una prova orale.

Per poter ottenere la certificazione occorre avere una buona padronanza della lingua italiana. Inoltre occorrerà frequentare un corso di formazione tra 40 e 64 ore in base alle mansioni. Infine, va sottolineato che potranno richiedere il patentino solo i lavoratori che nell’ultimo triennio hanno avuto almeno 12 mesi di regolare assunzione presso un datore di lavoro. 

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