Cashback: scontro al Senato, ecco cosa è successo

Mario nava
Una mozione di Fratelli d’Italia è stata respinta ed è scoppiata la polemica.
Carta Nazionale dei Servizi


Si tratta senza dubbio di una delle misure più discusse dell’ultimo governo Conte e sul Cashback continuano a montare le polemiche. Ieri in Senato un’altra puntata della vicenda, con una mozione di Fratelli d’Italia bocciata a Palazzo Madama. 

La Meloni critica


È scontro sul Cashback, uno scontro che si è acuito a seguito del no alla mozione di FDI, pressoché unico partito di opposizione al governo Draghi e tra i più critici nei confronti del Cashback. Il rimborso di una parte dei soldi spesi dai cittadini, usando carte e pagamenti elettronici è stata additata subito come misura che aiutava persone non certo povere, per che chi è che può usare le carte ed ha potenza di spesa non sono certo le famiglie più colpite dalla crisi economica. 

La misura però, secondo il governo (evidentemente anche l’attuale) spinge la ripresa dei consumi. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni però, parla di spreco, perché sono stati buttati 5 miliardi di euro. E sono sprechi di cui, secondo l’onorevole Meloni, il governo risponderà al Paese. 

La mozione di FDI

L’Aula del Senato, a Palazzo Madama, ha respinto la mozione presentata da Fratelli d’Italia per sospendere il cashback. Infatti il partito della Meloni ha chiesto la cancellazione della discussa misura. 

Solo 20 i sì alla mozione, con 114 voti contrari e 89 astenuti. A poco è servito il fatto che nella mozione si suggeriva di destinare i 5 miliardi ai ristori e le critiche sono arrivate anche contro i nuovi partiti di maggioranza (Lega e Forza Italia) che secondo FDI si sono allineati a PD e M5S, scegliendo di sprecare 5 miliardi di euro che potevano finire alle attività in crisi, nella lotta al contante e nella lotteria degli scontrini. 

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