Fino ad 800 euro al mese con l’Iscro, dal 1° luglio le domande per il nuovo ammortizzatore sociale

Mario nava
Parte il nuovo ammortizzatore sociale destinato ai lavoratori autonomi ed ai liberi professionisti. Ecco cos’è l’Iscro.
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È partito ufficialmente l’Iscro, il nuovo ammortizzatore sociale le cui domande potranno essere presentate dai lavoratori autonomi e dai professionisti. Per la prima volta nasce un ammortizzatore sociale destinato a lavoratori differenti da quelli subordinati o dipendenti.

L’Inps ha confermato l’avvio della procedura che permetterà ai richiedenti di ottenere l’Indennità straordinari di continuità reddituale, da cui l’acronimo Iscro. Ecco la guida a questa particolare ed innovativa misura.

Iscro, di cosa si tratta?

L’Inps ha di fatto dato il via all’Iscro aprendo il servizio on line, anche se la procedura telematica per richiedere il nuovo ammortizzatore sociale dedicato a lavoratori autonomi e liberi professionisti, non è ancora un funzione. L’Istituto comunque ha già rilasciando le relative istruzioni. Si tratta di una importante possibilità per lavoratori mai prima d’ora coperti da un ammortizzatore sociale e tra i più colpiti dalla crisi economica per la pandemia.

L’Indennità straordinaria di continuità reddituale nasce in via sperimentale e sarà fruibile per il triennio 2021-2023. La misura si rivolge agli iscritti alla Gestione Separata ma a condizione che la loro attività professionale o da lavoro autonomo, sia svolta con carattere di continuità ed in maniera abituale.

Importi e durata dell’ammortizzatore sociale

Dopo Naspi per i lavoratori dipendenti e Dis Coll per i lavoratori con contratto di collaborazione, ecco l’Iscro per i professionisti e gli autonomi. Il sistema degli ammortizzatori sociali in Italia si dota di un altro strumento. L’indennità verrà erogata per massimo 6 mesi e si potrà richiedere solo una volta nell’arco del triennio di sperimentazione prima citato. La prestazione se spettante, viene erogata dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

Ciò che si recupera con l’Iscro, non è tassabile e non concorre alla formazione del reddito imponibile. Dal punto di vista degli importi, l’Iscro verrà erogato in misura pari al 25% dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate. La forbice relativa agli importi va da un minimo di 250 euro al mese ad un massimo di 800 euro, sempre mensili.

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