La nuova Pace Fiscale sulle cartelle, chi potrà sfruttarla?

Mario nava
Tregua fiscale e rottamazione cartelle, le date ufficiali e cosa bisogna fare prima di presentare domanda all'ADER.

La nuova Pace Fiscale del Governo Meloni dovrebbe trovare posto nella manovra di fine anno. Ormai è una cosa certa visto che la Legge di Bilancio è in dirittura di arrivo. Prima di parlare già di certezze però occorre usare il condizionale dal momento che si tratta di una ipotesi al momento. Ma ciò che va detto al 100% è che una sanatoria delle cartelle verrà introdotta. Non fosse altro perché come al solito da un condono si punta a recuperare soldi per le casse dello Stato. E non sarà una sola misura ad entrare in campo perché saranno diversi i provvedimenti che verranno offerti ai contribuenti che potranno sfruttarli per risolvere i debiti che hanno.

Per i contribuenti a basso reddito l’agevolazione maggiore

Saranno i contribuenti con redditi più bassi a godere, come è logico che sia, dei maggiori vantaggi di questa ipotesi condono. Oltre al provvedimento che dovrebbe azzerare d’ufficio tutte le cartelle esattoriali sotto i mille euro, si parla di una rottamazione che ridurrà al 20% i debiti di contribuenti con situazione reddituale al di sotto dei 15.000 euro. In pratica chi vorrà potrà fare pace con il concessionario alla riscossione, sia sulle cartelle che erano già di Equitalia che sulle nuove di Agenzia delle Entrate Riscossione. E basterà pagare 100 euro su un debito da 500 euro per esempio. Bollo auto, Irpef, IVA, IMU e qualsiasi altro balzello evaso potrebbero così essere sanati.

Ed anche 120 rate e sanzioni forfettarie sulle cartelle

Un altro capitolo di intervento sarebbe una specie di nuovo saldo e stralcio delle cartelle. In pratica chi vorrà pagare i propri debiti sarà agevolato dalla cancellazione di tutte le sanzioni e gli interessi caricati durante il decorso dei tempi su un debito di varia natura. Il contribuente dovrà pagare, a prescindere dalla condizione reddituale, l’importo originario del tributo, tassa o imposta evasa. E su questi debiti solo una sanzione a forfait del 5%. E sarà possibile rientrare con rate mensili e fino a 10 anni. Ben 120 rate che potrebbero consentire anche a chi non ha liquidità immediata, di provvedere al rientro.

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