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Legge 104: quando la pensione spetta prima nel 2023?

Quando la legge 104 permette agli invalidi un pensionamento anticipato? Vediamo le diverse misure previste.

Gli invalidi hanno diritto ad essere tutelati e la nostra normativa lo fa anche in ambito previdenziale prevedendo specifiche misure per chi ha avuto certificata un’invalidità più o meno grave.

Ci sono due misure specifiche che permettono il pensionamento dell’invalido prima dei 67 anni e nello specifico l’Ape sociale e la quota 41 (le stesse due misure, tra l’altro, permettono l’accesso alla pensione anche al caregiver che assiste familiare con handicap grave ai sensi della legge 104). Vediamo quali sono i requisiti di pensionamento con queste due misure, prima di affrontare il pensionamento dedicato ai soli lavoratori invalidi.

Pensione Ape sociale e quota 41: requisiti invalidi

Ai lavoratori invalidi, e non è necessario essere titolari di legge 104, è riconosciuta la possibilità di accedere al pensionamento al compimento dei 63 anni e con soli 30 anni di contributi a patto di avere una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%. E’ possibile grazie all’Ape sociale.

La stessa percentuale di invalidità è richiesta anche per la quota 41 ma in questo caso, indipendentemente dall’età è necessario avere maturato 41 anni di contributi e di rientrare nella categoria dei lavoratori precoci (ed aver versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età).

Le stesse due misure consentono l’accesso a parità di requisiti anagrafici e contributivi (63 anni di età e 30 anni di contributi per l’Ape sociale, 41 anni di contributi e lavoro precoce per la quota 41) anche ai caregiver che assistono da almeno 6 mesi un familiare convivente con grave handicap ai sensi della legge 104 del 1992.

Pensione per invalidi 6 o 11 anni prima

Per i lavoratori invalidi, ma solo del settore privato (esclusi dipendenti del pubblico impiego e lavoratori autonomi), con percentuale pari o superiore all’80% è previsto un pensionamento di vecchiaia con un largo anticipo rispetto a quanto richiesto alla generalità dei lavoratori.

Sempre con 20 anni di contributi, infatti, le donne invalide possono accedere alla pensione a soli 56 anni di età ma per la decorrenza della pensione è richiesta un’attesa di 12 mesi. Per gli uomini, invece, l’età necessaria per l’accesso è di 61 anni, sempre con finestra di 12 mesi.

La misura che permette questo tipo di pensionamento agli invalidi è la pensione di vecchiaia anticipata.

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