L’INPS scrive ai defunti per informarli che sono morti: l’errore clamoroso

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L’INPS non contento di scrivere ai vivi decide di farlo anche con i defunti addirittura invitandoli in sede per avere chiarimenti. L’assurda vicenda di Roma.
malattia e visite fiscali

Una vicenda incredibile, ai limiti del paradosso è avvenuta a Roma dove l’INPS ha scritto ad un assicurato, deceduto qualche mese prima, per informarlo che  davvero morto e che per questo decade dal diritto di poter fruire della pensione di cittadinanza.

Anche se ad una lettura si può pensare ad un macabro scherzo, la vicenda è realmente accaduta a Roma dove al signor F., deceduto a marzo 2021 e percettore di pensione di cittadinanza, veniva recapitata una missiva che riportava il seguente messaggio: “Gentile signore, le comunichiamo che lei è decaduto dal diritto alla pensione di cittadinanza per le seguenti motivazioni: è deceduto

Nella lettera l’Inps chiarisce che se il signore lo desidera può recarsi in un ufficio INPS della sua zona per ricevere chiarimenti ed eventualmente presentare una richiesta di riesame della sua pratica. Nella comunicazione, firmata dal direttore Angelo Franchitti, come scrive Il Fatto Quotidiano, si precisa anche che “contro il presente provvedimento può proporre azione giudiziaria nelle forme di rito e nei previsti termini di legge, dandone notifica a questa Sede”.

Molto probabilmente gli impiegati INPS preposti all’invio delle lettere dovrebbero prestare maggiore attenzione al contenuto delle missive che fanno recapitare ai cittadini sia per una questione di credibilità nell’istituzione che per rispetto dei cittadini.

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