Manovra 2024, pensioni: guida ad opzione donna

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Via libera alla manovra, la Legge di Bilancio 2024 è ufficiale, ecco la nuova opzione donna.
anticipare la pensione

La nuova opzione donna per il 2024 è stata approvata insieme al pacchetto pensioni nella legge di Bilancio. Con la manovra finanziaria del governo Meloni ormai approvata definitivamente, nulla cambierà più per quanto riguarda la misura di pensionamento anticipato contributivo per le donne. Uno strumento anticipato che continua ad essere prorogato anno dopo anno questo regime contributivo sperimentale per le lavoratrici. Va anche detto però che anno dopo anno cambiano alcuni requisiti utili alle lavoratrici. Ed anche per la proroga 2024 la misura avrà dei requisiti differenti rispetto al 2023, anche se la platea delle beneficiarie resta la stessa.

Manovra 2024, pensioni: guida ad opzione donna

Potranno andare in pensione con opzione donna anche nel 2024 le stesse quattro categorie previste dalla misura nel 2023. Parliamo delle invalide, delle caregivers, delle licenziate e delle lavoratrici di imprese di grande interesse nazionale con tavoli di crisi aperti al Ministero del Made in Italy. La pensione con opzione donna resterà sempre la stessa e cioè calcolata con il sistema contributivo. Le finestre di uscita rimarranno quelle solite, ovvero di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome. I contributi previdenziali da completare rimarranno pari a 35 anni. E come al solito i requisiti vanno completati entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello di uscita. Quindi per il 2024 i requisiti andranno completati entro il 31 dicembre 2023.

Le nuove età di opzione donna

Per poter avere accesso ad opzione donna l’invalida deve essere riconosciuta tale in misura pari quanto meno al 74%. Le caregivers devono aver iniziato a convivere con il familiare disabile grave bisognoso di assistenza da almeno 6 mesi. Sono le particolarità di queste due categorie di potenziali beneficiarie della misura. Opzione donna però, rispetto allo scorso anno vede inasprirsi l’età. Infatti l’uscita passa ad u a età minima di 61 anni. Solo licenziate e alle prese con le crisi aziendali possono uscire con 59 anni di età. Invalide e caregivers invece a 59 anni possono dire stop solo se hanno avuto due o più figli, ed a 60 anni con un solo figlio.

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