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Move-In e usi l’auto euro 5 anche dopo il primo ottobre

Euro 5 a gasolio? Dal primo ottobre trova un modo diverso per circolare oppure fatti dare un passaggio. Questo è proprio ciò che bisogna dire per il divieto alla circolazione di questi veicoli dal primo ottobre 2025 in diverse località d’Italia. E non parliamo di usare l’auto per andare a bere un caffè a Piazza Maggiore a Bologna piuttosto che sotto la Mole a Torino, o ancora ai Navigli a Milano e così via dicendo. Perché il divieto rischia di essere più serio di quanto si immagini. Questo perché parliamo di un divieto di utilizzo di questi veicoli nei giorni feriali dal mattino alla sera. Significa non poter usare l’auto per andare in ospedale piuttosto che per andare a lavorare o per accompagnare i propri figli a scuola. Il provvedimento, che a dire il vero manca ancora dell’ufficialità e su cui pendono alcune richieste di posticiparlo al 2026, sta facendo molto discutere. Lasciare la vecchia auto, anche se come vedremo non sempre è vecchia, non sempre è cosa semplice da fare. Ma ecco che in effetti una soluzione al cambio parco auto esiste già. Anche se parliamo di una soluzione tampone che non risolve il problema del tutto, è pur sempre un qualcosa. Parliamo infatti del dispositivo Move-In. E adesso vedremo cos’è.

Move-In e usi l’auto euro 5 anche dopo il primo ottobre

Presto potrebbe andare in porto un provvedimento che finirà con il bloccare le auto diesel euro 5 per gran parte delle giornate e per gran parte della settimana. Auto euro 5 che tanto vecchie potrebbero anche non essere visto che sono auto immatricolate tra il 2011 e 2015. Eppure per questioni ambientali e di inquinamento, ecco che dal primo ottobre si paventa questo stop. E se al fatto che le auto poi tanto vecchie non sono, aggiungiamo che si tratta di un divieto che riguarda giornate lavorative in Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, il problema è piuttosto serio. In pratica si corre il rischio di non poter per niente utilizzare il proprio veicolo e non solo per questioni frivole. Andavano bene le domeniche a targhe alterne, oppure i divieti nei centri storici o in aree ad alta intensità di inquinamento in determinate giornate. Ma adesso bloccare del tutto le auto nei giorni feriali e non per un utilizzo per questioni frivole preoccupa tanti.

Ecco cosa fare per evitare di dover cambiare auto

Che soluzioni ci sono? La prima è il cambiare auto. Ma con qualcosa che va anche detto meglio. Perché cambiare auto e ringiovanirla di qualche anno potrebbe solo rimandare il problema al futuro. Se il trend è questo infatti, c’è poco da fare. Infatti se oggi tocca alle auto a gasolio euro 5 lo stop, in futuro si andrà magari alle euro 6 e così via dicendo. Ma non tutti possono permettersi auto nuovissime, magari elettriche, ibride o come le vogliono adesso le autorità. E allora ecco che con 50 euro tra installazione e canone, il dispositivo Move-In può essere la soluzione tampone prima citata.
Si tratta di una scatola nera che consente di monitorare i chilometri percorsi da un’auto in un determinato periodo di tempo. In pratica una scatola nera che permette di registrare i chilometri che ha percorso il veicolo che viene ammesso a circolare nelle aree dove vige il divieto, solo per un determinato numero massimo di chilometri per anno. Naturalmente in base alla data di immatricolazione dell’auto cambia il chilometraggio massimo consentito.