Naspi più lunga per gli stagionali: ecco perché

Mario nava
Con alcune misure dell'INPS in pensione anche senza contributi versati o senza utilizzare quelli versati per il lavoratore.

La Naspi è l’indennità per disoccupati involontari erogata dall’INPS. Una indennità destinata alla maggior parte dei lavoratori dipendenti (esclusi agricoli, statali a tempo indeterminato e collaboratori). Si tratta di uno strumento con cui molti stagionali hanno a che fare ogni anno. Questione di tipologia di contratto di lavoro, legato a determinati periodi di anno. E proprio per gli stagionali c’è un vantaggio strutturale in termini di lunghezza del sussidio. 

Naspi, la durata

Per come è strutturata la Naspi viene erogata per un periodo pari alla metà delle settimane effettivamente lavorate nel quadriennio precedente. Chi ha lavorato per due anni negli ultimi 4, ha diritto a 12 mesi di sussidio. Questo se le settimane di lavoro effettuate non hanno dato diritto ad altre indennità di disoccupazione negli anni precedenti. 

Durata più lunga per gli stagionali

Anche per gli stagionali la durata e il meccanismo con cui viene stabilito il periodo di fruizione è identico a tutti gli altri lavoratori. Ma a determinate condizioni per gli stagionali c’è una agevolazione come durata. 

Se la durata del benefit risulta più corta di quella che sarebbe stata considerando tutti i periodi lavorati nel quadriennio prcedente, la Naspi è allungata di un mese. Un mese in più condizionato dal fatto che la differenza tra Naspi teoricamente spettante nel quadriennio precedente e Naspi effettivamente spettante, sia inferiore a 12 settimane. 

Tale vantaggio spetta ai lavoratori di:

  • Strutture ricettive;
  • Attività di ristorazione;
  • Attività di ristorazione ambulante;
  • Bar, gelaterie e pasticcerie;
  • Stabilimenti balneari e termali;
  • Agenzie e tour operator.
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