Ocse: il reddito di cittadinanza va esteso, stranieri con requisiti meno rigidi e ritocco ai patrimoni

Mario nava
L’Ocse conferma che le cifre medie erogate come aiuto a singoli e famiglie è in linea con i suggerimenti al governo italiano, ma occorre estendere i beneficiari
Reddito di cittadinanza 2022

Anche l’Ocse mette il naso sul reddito di cittadinanza, la misura tanto difesa dai grillini che molti, anche in seno alla maggioranza di governo, vorrebbero cambiare o addirittura cancellare.

Il sussidio non ha grandi problemi dal lato economico e questo pure il direttore Lavoro dell’Ocse lo conferma. Ma occorre anche per lui, mettere mano alla misura, migliorarla nelle cose che evidentemente non funzionano.

In media 550 euro a beneficiario, cifre in linea con le raccomandazioni

Come scrive anche il Fatto Quotidiano, il direttore Lavoro dell’Ocse non ha particolari appunti da muovere al reddito di cittadinanza dal punto di vista degli importi erogati ai beneficiari, siano essi singoli o famiglie. Infatti, “i 550 euro medi mensili di beneficio sono in linea con raccomandazioni. Ora allargare platea di beneficiari”, questo ciò che ha detto il direttore Lavoro dell’Ocse.

È evidente quindi che dal punto di vista del lato prettamente economico e quindi assistenziale, anche una istituzione come l’Ocse non ha dubbi sulla bontà di una misura che esiste a dire il vero, nella stragrande maggioranza dei Paesi sviluppati.

In Italia la misura ha dato una grande mano, dal momento che 5,6 milioni di famiglie vivono al di sotto della soglia della povertà.

Allargare la platea degli aventi diritto, come? Introducendo requisiti più facili

Se ciò che dice sulla questione meramente economica del sussidio, non produce grandi novità rispetto al credo generale anche degli scettici verso la misura, diverso l’aspetto relativo alla richiesta di allargamento della platea che lo stesso direttore dell’Ocse fa. Infatti, per l’Ocse i requisiti di accesso al reddito di cittadinanza andrebbero allentati. “Sono troppo stringenti le norme sulla residenza in Italia degli extracomunitari o sul peso del patrimonio posseduto pur se minimo”, questo ciò che dice l’Ocse.

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