Pensione 2024 nati nel 1958, bastano 30 anni

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Come funziona l’anticipo di 5 mesi per la pensione di vecchiaia di chi svolge un lavoro gravoso o usurante.
pensioni

Svolgere una determinata attività lavorativa quando è il momento di andare in pensione può aiutare perché consente di anticipare il momento della quiescenza. Questa è la regola che riguarda per esempio la quota 41 per i precoci e l’Ape sociale. In questo caso si parla di lavoro gravoso. Ma questo principio vale anche per lo scivolo del lavoro usurante. In altri termini svolgere un lavoro faticoso aiuta ad andare in pensione prima. Ma oggi affondiamo un argomento differente che tira dentro sia gli usuranti che i gravosi e che consente di andare in pensione con un anticipo solo di qualche mese.

Pensione 2024 nati nel 1958, bastano 30 anni

Nel 2019 è stato registrato l’ultimo scatto dei requisiti per le pensioni collegati all’aspettativa di vita. Infatti nel 2019 sia l’età pensionabile della quiescenza di vecchiaia che la contribuzione utile alle pensioni anticipate furono inasprite di cinque mesi. Si passò dai 66 anni e 7 mesi di età ai 67 anni che valgono ancora oggi. Invece il tetto per la pensione anticipata ordinaria passò a 42 anni e 10 mesi per gli uomini ed a 41 anni e 10 mesi per le donne. Questo inasprimento però fu annullato per alcune categorie di lavoratori. Che potevano preservare il diritto alla pensione di vecchiaia come prima, cioè a 66 anni e 7 mesi. Nulla invece per quanto riguarda le pensioni anticiopate che per tutti si compoletano con 42,10 anni di cotgnributi (le donne 41,10).

Come andare in pensione 5 mesi prima

In pratica tutte quelle categorie di lavoratori che rientrano nell’Ape sociale e nella quota 41 per i precoci, oppure quelli che rientrano nello scivolo per i lavoratori usuranti con quota 97,6, hanno goduto di una sorta di agevolazione dal punto di vista dell’inasprimento dell’età pensionabile per la pensione di vecchiaia. Questi lavoratori oggi si trovano a poter andare in pensione ancora con la vecchia età pensionabile a 66 anni e 7 mesi. Però non bastano 20 anni di contributi. Infatti l’agevolazione si può sfruttare solo in presenza di almeno 30 anni di versamenti. E devono essere contributi effettivi. Infatti nei 30 anni non ci devono essere contributi figurativi di qualsiasi genere.

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