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Pensione di vecchiaia, ecco come andarci con 66 anni o prima nel 2025

Chi può andare in pensione di vecchiaia a 66 anni o prima? Vediamo cosa succede nel 2025.

In Italia, il sistema pensionistico prevede la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia con requisiti specifici, generalmente fissati a 67 anni di età, a patto di aver accumulato almeno 20 anni di contributi. Tuttavia, in alcune circostanze, è possibile anticipare questo traguardo di un anno e andare in pensione a 66 anni, anche senza che il lavoratore sia in possesso di un’invalidità certificata o di benefici legati alla Legge 104.

Pensione a 66 anni

La possibilità di pensionamento anticipato a 66 anni si applica in particolar modo a coloro che svolgono lavori gravosi o usuranti. Questi lavoratori possono accedere a una deroga specifica che consente loro di ottenere l’assegno di vecchiaia prima del requisito anagrafico standard e possono accedere a 66 anni e 7 mesi. Tra le categorie di lavori gravosi si trovano professioni che richiedono uno sforzo fisico significativo o che prevedono condizioni lavorative particolarmente difficili.

Per andare in pensione con lo sconto riconosciuto ai lavoratori gravosi, in ogni caso, non bastano 20 anni di contributi, ma ne sono richiesti almeno 30.

Va ricordato che questo beneficio non può essere riconosciuto alle mamme che aderiscono all’opzione donna perché esercitare questa opzione non determina un passaggio completo al regime contributivo (si applica solo per le regole di calcolo, ma l’assegno dal punto di vista giuridico, resta misto).

Pensione a 65 anni e 8 mesi

Un’altra possibilità per accedere alla pensione di vecchiaia prima dei 66 anni è riservata alle lavoratrici che rientrano nel cosiddetto sistema contributivo puro. In questo caso, possono beneficiare dell’anticipo coloro che raggiungono, con i contributi versati, un importo minimo mensile pari a 1 volte l’assegno sociale.

Va inoltre precisato che chi vuole sfruttare l’opzione contributiva per andare in pensione anticipatamente deve aver iniziato a lavorare dopo il 1995 od optato per il calcolo esclusivamente contributivo del proprio assegno tramite il computo in Gestione Separata.

A chi spetta l’anticipo? Alle lavoratrici madri che possono contare su uno sconto di 4 mesi per ogni figlio avuto, fino a un massimo di 16 mesi: la donna che ha avuto 4 figli, quindi, può andare in pensione a 65 anni e 8 mesi.

Pensione prima, le valutazioni

Per valutare se si rientra nei requisiti per accedere alla pensione a 66 anni, è fondamentale verificare la propria posizione contributiva e i criteri applicabili. A tal fine, è possibile rivolgersi direttamente all’INPS oppure richiedere il supporto di un patronato, che potrà fornire consulenza personalizzata e chiarire eventuali dubbi. Sebbene non tutti possano accedere a questa opportunità, conoscere le opzioni disponibili è essenziale per pianificare al meglio il proprio futuro pensionistico.

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