Pensione quindicenne anche con opzione contributiva: requisiti e beneficiari

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In quali casi è possibile richiedere la pensione con 15 anni di contributi esercitando l’opzione al contributivo?
pensione quindicenni

La pensione di vecchiaia è accessibile al compimento dei 67 anni a chi ha maturato almeno 20 anni di contributi. In alcuni casi specifici, grazie alle 3 deroghe contenute nella Legge Amato del 1992, è possibile centrare l’uscita anche con 15 anni di contributi ma è necessario avere precisi requisiti che, non sempre è facile raggiungere.

Le 3 deroghe contenute nella Legge Amato le abbiamo trattata nell’articolo Pensione 15 anni di contributi con deroghe Amato.

Ma forse non tutti sanno che è possibile centrare la pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi anche esercitando la cosiddetta opzione contributiva, che alcuni conoscono anche come opzione Dini.

Pensione quindicenne con opzione Dini

Per chi non raggiunge i 20 anni di contributi e non riesce a rispettare le condizioni richieste dalle 3 deroghe della Legga Amato, è possibile accedere alla pensione di  vecchiaia esercitando l’opzione contributiva prevista dalla legge 335 del 1995, la legge Dini. Attenzione, non tutti hanno la possibilità di esercitare questa opzione che richiede il rispetto di precisi requisiti contributivi.

L’opzione contributiva prevede l’intero ricalcolo contributivo della pensione, portando, quindi, nel sistema contributivo anche la contribuzione versata prima del 1996 e ricadente originariamente nel sistema retributivo. La scelta di esercitare questa opzione, in ogni caso non è reversibile. Per chi sceglie, quindi, di esercitare l’opzione Dini è bene sapere che non è possibile, poi tornare indietro.

L’opzione contributiva richiede:

  • di avere contribuzione versata prima del 1 gennaio 1996
  • di avere, sempre versati prima del 1996, meno di 18 anni di contributi
  • di avere almeno 5 anni di contributi maturati a partire dal 1996
  • di possedere in totale almeno 15 anni di contributi.

L’opzione presenta il grandissimo svantaggio del ricalcolo contributivo della pensione che, a volta, potrebbe essere sconveniente economicamente per il lavoratore. Se la maggior parte dei contributi, infatti, sono stati versati prima del 1996 questa scelta potrebbe causare una penalizzazione dell’assegno previdenziale spettante.

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