Se ne parlò con insistenza già sul finire del 2024 perché la misura scadeva il 31 dicembre dello scorso anno e non era detto che si arrivasse ad una proroga nel 2025. Invece sulle pensioni la quota 103 è stata confermata per tutto il 2025. Ma adesso questo potrebbe essere l’ultimo anno per la misura. Una misura che, ricordiamo, consente di accedere alla pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi.
Pensioni, per il dopo 2025 e il post quota 103 cosa si prevede
Quota 103 fu introdotta nel 2023 ed è stata prorogata per tutto il 2025. Sulla misura grava il vincolo dell’importo massimo erogabile che deve essere al massimo pari a 4 volte il trattamento minimo. ma grava pure il calcolo contributivo che è penalizzante. Due vincoli che l’hanno resa poco appetibile per molti lavoratori. A tal punto che adesso è sempre più probabile la sua cessazione, o meglio la sua sostituzione.
Diverse le misure alternative in pista, con la più discussa che sicuramente è quota 41 per tutti. Parliamo della ipotetica possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica.
Stessa possibilità che oggi è concessa solo ai lavoratori precoci che rientrano tra i disoccupati, gli invalidi, i caregiver e lavori gravosi.
Pensioni: dopo il 2025 stop alla quota 103, ma c’è l’alternativa (anzi, sono più di una)
Oltre a Quota 41, il Governo sta vagliando anche modelli flessibili di uscita ma sempre con assegno calcolato interamente con il sistema contributivo.
Si parla di una flessibilità tra i 62 ed i 64 anni come base di partenza. Ma si pensa ad introdurre anche dei meccanismi premiali per chi rimanda la pensione. A partire dai bonus per chi posticipa la pensione oltre i requisiti minimi previsti dell’età pensionabile.