Pensioni minime a 600 euro, ma non per tutti: ecco l’ipotesi

Luca
Le pensioni minime subiranno un corposo aumento che per alcuni potrebbe portare l’importo anche a 600 euro al mese. L’ipotesi.
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L’obiettivo finale, entro la fine della legislatura, è portare la pensione minima a 1.000 euro. Proprio come promesso da Silvio Berlusconi durante la campagna elettorale. Con questa Legge di Bilancio, però, si punta a portare le pensioni minime a 600 euro. Vediamo come l’ipotesi sta prendendo corpo

Aumento pensioni minime

Attualmente la Legge di Bilancio prevede una rivalutazione maggiorata per le pensioni minime. Del 120% anziché del 100%. Con l’applicazione dell’8,7% anziché del 7,3%. E questo porterebbe l’importo dai 525 euro percepiti nel 2022 a 570 euro mensili dal 1 gennaio 2023.

Ma questa sarebbe solo la prima tappa verso l’obiettivo di cui parlavamo all’inizio. Ovvero di raggiungere l’importo minimo di 1.000 euro entro la fine della legislatura.

L’ipotesi di fare meglio

Ma parte della maggioranza pensa di poter fare meglio e poter arrivare addirittura a 600 euro al mese per le pensioni minime. E già dal 1 gennaio 2023. Ma non per tutti coloro che percepiscono la pensione integrata al minimo, perché altrimenti la spesa sarebbe troppo alta.

E da qui nasce l’ipotesi  di concedere l’ulteriore aumento di 30 euro solo agli over 70 che abbiano un ISEE basso. E la soluzione sarebbe compatibile con le risorse stanziate facendo felici molti pensionati al di sotto della soglia di povertà.

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