Reddito di emergenza Dl Sostegni Bis: 4 rate, domande però solo dal primo luglio

Mario nava
Per il reddito di emergenza previste altre 4 rate del sussidio, ma non si possono fare ancora le domande
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Con il decreto Sostegni Bis il Rem, acronimo di Reddito di Emergenza, è stato prorogato ulteriormente rispetto al decreto precedente. Infatti dopo i 3 mesi di Rem del primo decreto ne arriveranno altri 4, e così dopo marzo, aprile e maggio, ecco che verranno indennizzati anche i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre.

Occorrerà fare domanda a prescindere se il richiedente è stato o meno già beneficiario delle prime tre mensilità del 2021. Ma non è ancora possibile presentare domanda, come specificato direttamente dall’Inps.

Rem DL Sostegni Bis, l’Inps fissa le date

Le domande per ottenere le nuove mensilità di giugno, luglio, agosto e settembre 2021, obbligatorie per tutti i potenziali interessati al Reddito di emergenza potranno essere presentate all’Inps esclusivamente dal 1° luglio al 31 luglio 2021. Ed è proprio l’Istituto Previdenziale con una sua nota a comunicare che l’avvio delle istanze partirà da giovedì primo luglio, confermando nel 31 luglio la scadenza delle stesse.

Come si presenterà la domanda

Nessuna informazione circa le modalità di presentazione delle istanze, anche se tutto dovrebbe rimanere così come è stato per le prime tre mensilità del primo decreto Sostegni ed anche per le precedenti mensilità del 2020. Occorre ricordare infatti che il Rem è stato istituito per l’emergenza economica successiva a quella sanitaria per la pandemia e che già nel 2020 le famiglie sono state beneficiari di 5 mesi di sussidio.

Tornando alle domande, potranno essere presentate tramite accesso diretto al sito dell’Inps, autenticandosi con le proprie credenziali di accesso ai servizi digitali dell’Inps, nell’area “MyInps”.

Occorre essere muniti di Pin dispositivo dell’Inps (che da ottobre 2020 non viene più rilasciato ma che è utile ancora a chi lo aveva già ricevuto precedentemente), con lo Spid, con la Carta Nazionale dei Servizi o con la Carta di identità elettronica. In alternativa bisogna fare riferimento ai Patronati.

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