Riforma pensioni 2024, cosa vogliono i lavoratori?

Avatar photo
Cancellare o no la Fornero e possibili conseguenze, oltre al fatto che i lavoratori voglio l’uscita con 41 anni di contributi.
lettere in redazione

Dare voce ai lavoratori è quello che serve per capire ciò che veramente occorre in una riforma pensioni 2024. Ed è quello che ci proponiamo di fare pubblicando quello che ci scrivono i nostri lettori.

Nella maggior parte dei casi sembrano essere d’accordo sul fatto che 41 anni di contributi siano sufficienti per la pensione come scrive il nostro lettore:

Salve volevo scrivervi per il discorso pensione, ho 57 anni di età la ditta per cui lavoravo e fallita nel 2018, da lì è incominciata la mia vita in cerca di un lavoro, premetto che la ditta ha incominciato la cassa integrazione nel 2006. Ad oggi fortunatamente ho trovato un posto fisso, dopo aver passato 4 anni circa tra agenzie del lavoro e naspi, di cui non ho usufruito tutti i 24 mesi, ( sono stato un virtuoso mi sono sempre dato da fare) io con i 41 anni andrei in pensione a 62, penso che possa bastare, senza contare che vengo già penalizzato per il discorso, cassa integrazione naspi agenzie, penso che chi  si da fare per rimanere nel mondo del lavoro venga premiato. P.s. ho lavorato per più di 20 facendo un lavoro usurante. I miei più cordiali saluti.

La Fornero va cancellata o no?

Un altro lettore ci scrive in merito ad un nostro pezzo scritto sul fatto che la Legge Fornero non vada necessariamente cancellata ma basta qualche piccola modifica. E ci dice la sua al riguardo:

Ho letto oggi il pezzo che dice sostanzialmente che cancellare la Fornero non serve, basta modificarla.
Mi permetto di far osservare:
1) ci sono i “non occupabili” disoccupati da sistemare;
2) bisogna uniformare i criteri dell’INPS e delle altre gestioni obbligatorie;
3) dare la possibilità di uscire prima con penalizzazioni che non comportino aumenti di costo;
4) passare da un sistema rigido/obbligatorio a uno facoltativo e flessibile.
Sono d’accordo poi che l’aspettativa di vita sia diminuita e bisogna far di conto.
Partecipo da anni ad un forum sulle pensioni.
Credo che questa sia una sintesi intelligente di quello che ho imparato.
Per fare una buona riforma delle pensioni non è necessario sconquassare i conti dell’INPS. Chiaro che, nel futuro, bisognerà riformate il lavoro e le tassazioni nel loro complesso, troppo pesante sulla tassazione diretta. Oltre che un serio contratto all’evasione fiscale, record in Europa.
Cordiali saluti

Sicuramente le cose da tenere presenti in una riforma pensione sono molteplici e quella degli inoccupabili e dei disoccupati e sicuramente una. Misure flessibili in uscita ne sono state previste a iosa, fino ad ora, ma senza penalizzazione. Se prevedessero penalizzazioni, probabilmente non sarebbero prese in considerazioni da molti lavoratori e forse questa sarebbe la soluzione giusta.

La riforma delle pensioni dovrebbe essere fatta in un tavolo in cui siano presenti oltre che esecutivo e parti sociali anche rappresentanti dei lavoratori.

Per dire la tua scrivi a info@pensioniefisco.it

Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina
Configura Cookie