Se fai questo lavoro puoi uscire prima dei 62 anni, ma occhio alle regole

mazzarella
Come andare in pensione prima con il lavoro notturno, regole e adempimenti.
anticipare la pensione

Per andare in pensione le vie in Italia sono davvero tante. Per esempio c’è il lavoro usurante, che consente di lasciare il lavoro a 61 anni e 7 mesi di età con 35 anni di contributi. Parliamo della pensione di quota 97,6. Molti credono che sia una misura destinata a particolari e rare categorie di lavoratori. Invece a ben vedere, ci sono lavori molto diffusi che permettono l’uscita a questa età.

Se fai questo lavoro puoi uscire prima dei 62 anni, ma occhio alle regole

A dirla tutta, è vero che lo scivolo usuranti riguarda palombari, minatori, addetti ai lavori nelle cave e così via dicendo. Non certo attività molto diffuse in Italia al giorno d’oggi. ma più o meno con le stesse regole possono lasciare il lavoro anche metronotte, fornai, portieri di notte e qualsiasi altro lavoratore che per attività, svolge il lavoro mentre gli altri dormono. Il lavoro notturno infatti permette di uscire già con quota 97,6 ed a 61,5 anni di età. Molto dipende dal numero di notti svolte all’anno.

Per lavoro notturno di intende quello svolto nelle ore che vanno dalle 24:00 alle 05:00. Chi ha svolto questo lavoro per almeno 7 degli ultimi 10 anni di carriera o per almeno la metà della vita lavorativa, in base al numero di notti di lavoro svolte annualmente, può uscire molto prima rispetto ai requisiti ordinari. I requisiti generali e più favorevoli sono:

  • almeno 61 anni e 7 mesi di età per i lavoratori dipendenti;
  • almeno 62 anni e 7 mesi di età per i lavoratori autonomi;
  • minimo 35 anni di contributi versati;
  • completamento di quota 97,6 per i dipendenti;
  • completamento di quota 98,6 per gli autonomi.

Il conteggio delle notti di lavoro

Per rientrare nei requisiti generali bisogna aver svolto un lavoro notturno all’anno per almeno 78 giornate. Infatti chi invece lavora di notte ogni anno, ma solo per un numero di notti compreso tra le 72 e le 77, può uscire dal lavoro con almeno 62 anni e 7 mesi di età per dipendenti e almeno 63 anni e 7 mesi di età per autonomi. Cambia naturalmente la quota che rispettivamente passa a 98,6 e 99,6. Il lavoratore che ha svolto invece un numero di notti ancora inferiore, cioè tra le 64 e le 71, può lasciare il lavoro con almeno 63 anni e 7 mesi di età per dipendenti e con almeno 64 anni e 7 mesi di età per autonomi. Anche in questo caso cambia la quota che sara sempre rispettivamente a 99,6 e 100,6.

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