Stipendio colf e badanti 2021: il 12 febbraio accordo sui minimi, le cifre per aumenti e arretrati

Mario nava
badante

Al Ministero del Lavoro la Commissione Nazionale per il Contratto Collettivo dei lavoratori domestici, il 12 febbraio scorso ha aggiornato i minimi stipendiali per i lavoratori del settore.

La Commissione ha siglato l’accordo sui nuovi minimi retributivi con conseguente scatto collegato alla variazione del costo della vita. I nuovi minimi decorrono dal primo gennaio e pertanto ai lavoratori del settore l’adeguamento di stipendio sarebbe dovuto scattare ad inizio 2021.

Per quanti, e sono la stragrande maggioranza, non hanno avuto l’aumento , con il primo stipendio utilie sono dovuti anche gli arretrati.

Aumenti di stipendio, di quanto?

Il lavoratore domestico per tutto il 2021 avrà un aumento di stipendio nella busta paga proprio in funzione di quanto è stato stabilito al Ministero.

Si tratta di un obbligo sancito dal nuovo CCNL collettivo. Lo ha sottolineato con una nota la UILTucs, nota sigla sindacale del settore e tra l’altro, associazione presente e firmataria del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico.

In base all’accordo sottoscritto che fa riferimento alle tabelle allegate al CCNL e consultabili sul sito del Ministero del Lavoro, per il 2021 lo stipendio mensile minimo per i collaboratori domestici e quindi per colf, badanti, baby sitter e così via, non può essere al di sotto dei 645,50 euro al mese. Questo perché tale limite riguarda il livello più basso in cui poter assumere un collaboratore domestico, cioè il livello A.

Le cifre salgono con l’aumento del livello e per esempio, la paga oraria di un assistente familiare varia da 4,69 euro ad ora per il livello A, fino a 8,33 per i profili più alti.

Il datore di lavoro che si avvale delle prestazioni dell’assistente familiare nell’ambito di un contratto di lavoro domestico non potrà in nessun caso retribuire il collaboratore secondo cifre inferiori a quelle minime stabilite per il 2021.

Alcune considerazioni sull’accordo

Per uno spaccato importante del settore, cioè per le badanti, per le quali è previsto un bonus di 100 euro al mese se l’assistenza riguarda più persone, cosa comune in famiglie dove la badante assiste una coppia di coniugi anziani.

E sempre per le badanti che invece lavorano di notte, la retribuzione minima sale a 1.012,27 euro al mese. Le variazioni stipendiali riguardano i rapporti di lavoro collegati al CCNL, perché nel caso in cui i datori di lavoro domestico versino importi più alti per la sussistenza di un superminimo assorbibile, la retribuzione non cambia come è inevitabile che sia dal momento che va oltre i minimi tabellari.

Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina
Configura Cookie