Terza proroga Naspi, se non ci sarà occorre un ampliamento del REM o del RDC

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La terza proroga Naspi è necessaria; se si dovesse decidere di non attuarla è necessario, allora, rivedere i requisiti di accesso al REM o al RDC.
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La terza proroga Naspi era stata promessa, ma non è stata prevista nè in decreti dello scorso anno nè nella legge di Bilancio 2021. Eppure la situazione dei lavoratori disoccupati cui l’indennità è scaduta ormai da mesi è tristemente nota.

Con il calo dei consumi, con la crisi economica in atto, con i negozi chiusi parzialmente o totalmente per chi ha terminato la Naspi è praticamente impossibile trovare un’occupazione.

Da dire che alla lunga schiera di disoccupati se ne aggiungeranno anche altri nel momento che finirà il blocco al licenziamento (che fortunatamente è stato prorogato per un’altra manciata di mesi).

Terza proroga Naspi

Di proroghe alla Naspi in scadenza, fino ad ora, ce ne sono state due: una che ha prorogato di due mesi tutte le indennità di disoccupazione in scadenza tra il 1 marzo ed il 30 aprile 2020 e la seconda che, oltre a regalare due mesi di proroga a chi aveva beneficiato della prima, ha offerto altri due mesi di indennità a chi vedeva la propria disoccupazione in scadenza tra il 1 maggio ed il 30 giugno.

Poi più nulla: per i disoccupati cui è scaduta l’indennità a partire dal 1 luglio nessun appiglio, nessun aiuto e, quindi, nessun reddito.

Questi lavoratori senza lavoro e senza reddito, hanno avuto difficoltà anche a fruire di altri sussidi: sia il REM che il RDC si basano sull’Isee ed in molti casi l’Isee 2020 (su redditi del 2018) fa conto di periodi in cui tali persone ancora avevano il lavoro oppure percepivano la Naspi. Con il risultato che i redditi troppo alti non permettono l’accesso al beneficio. Troppo ricchi nel 2018, quindi, ma senza redditi nel 2020.

Una situazione drammatica che certamente richiede un intervento dello Stato quanto prima: la ministra Nunzia Catalfo ha assicurato che si provvederà ai lavoratori disoccupati ma al momento risultano essere dimenticati da quasi 6 mesi, 6 mesi senza notizie e senza speranze.

Se la terza proroga Naspi non sarà attuata appare chiarissimo che è necessario un intervento di tipo diverso: ovviamente l’indennità di disoccupazione non può certamente essere prorogata all’infinito. Ma è necessario provvedere alla situazione che si sta venendo a creare per molti, troppi nuclei familiari che, anche a causa dell’emergenza sanitaria, versano in condizioni economiche disagiate senza aver diritto di accedere ad alcun aiuto.

Senza la terza proroga Naspi, quindi, sarebbe necessario rivedere i requisiti di accesso al reddito di emergenza o al reddito di cittadinanza per fare finalmente in modo che tutti coloro che ne hanno bisogno possano contare sulla tutela dello Stato.

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