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Vedovi, come richiedere 5 anni di arretrati dell’assegno di vedovanza

Come devono procedere i vedovi per richiedere l’assegno di vedovanza arretrato per gli ultimi 5 anni? Vediamo la procedura.

L’Assegno di Vedovanza è una prestazione economica per i vedovi che, a seguito del decesso del coniuge, hanno diritto ad un supporto finanziario che si somma alla pensione di reversibilità in alcuni casi specifici. Si tratta, quindi, di una maggiorazione che spetta sulla pensione di reversibilità.

Attenzione, non si tratta di una maggiorazione che è riconosciuta a tutti i vedovi, ma è necessario rispondere a determinate condizioni specifiche.

Se il coniuge superstite è titolare di pensione di reversibilità e, al tempo stesso, fosse riconosciuto invalido al 100% spetta la maggiorazione, ma anche gli arretrati per tutto il periodo in cui si è stati vedovi e invalidi al 100%.

In questo articolo, andremo a vedere come funziona l’assegno di vedovanza per i titolari di pensione di reversibilità, con un focus specifico sui diritti degli invalidi al 100% e su come richiedere gli arretrati.

Cos’è l’assegno di vedovanza?

L’Assegno di Vedovanza è una forma di sostegno economico che spetta ai vedovi, che siano già beneficiari di una pensione di reversibilità. La pensione di reversibilità, infatti, garantisce al coniuge superstite una parte della pensione percepita dal defunto per consentirgli uno stile di vita quanto più vicino a quello che conduceva in precedenza.

A questo importo potrebbe sommarsi anche la maggiorazione portata dall’assegno di vedovanza che si integra alla pensione di reversibilità, rappresentando un ulteriore aiuto economico per chi perde il proprio coniuge ed è al tempo stesso invalido

L’assegno di vedovanza per titolari di reversibilità invalidi al 100%

Quando il vedovo è titolare di pensione di reversibilità e si trovava nella condizione di invalidità totale (cioè riconosciuto invalido al 100%), possono esserci dei benefici aggiuntivi che riguardano la pensione di reversibilità. La combinazione di pensione di reversibilità e invalidità al 100% comporta una gestione più complessa dei diritti economici per il superstite.

Se il coniuge superstite è anche titolare di una una invalidità civile al 100% o ha diritto all’indennità di accompagnamento, qualore il defunto fosse titolare di una pensione da lavoro dipendente, il diritto all’assegno di vedovanza potrebbe prevedere il diritto anche agli arretrati degli ultimi 5 anni o del periodo in cui il vedovo è stato invalido. Questi arretrati, infatti, sono dovuti qualora il coniuge superstite non abbia richiesto tempestivamente la prestazione o ci siano stati dei ritardi nell’erogazione.

Come ottenere gli arretrati dell’assegno di vedovanza

Il primo passo per ottenere gli arretrati dell’Assegno di Vedovanza è la presentazione di una domanda specifica all’INPS, che si occupa della gestione delle pensioni e delle prestazioni sociali in Italia. Ecco le principali fasi da seguire.

Prima di tutto, è importante verificare se il superstite ha diritto all’assegno di vedovanza. Questo dipende dalla condizione del coniuge defunto (se era titolare di pensione da lavoro dipendente) e dalle condizioni sanitarie del richiedente (è necessaria invalidità al 100%).

Il coniuge superstite deve presentare una domanda all’INPS per la ricostituzione della pensione di reversibilità in modo che vada a comprendere per il periodo di diritto (che può andare indietro per un massimo di 5 anni) sulla prestazione anche dell’assegno di vedovanza. Quest’ultimo, a seconda del reddito del richiedente può avere un importo diverso e nello specifico:

  • per redditi fino a 33.274,22 euro spetta un importo di 52,91 euro al mese per 12 mensilità;
  • per redditi da 33.274,23 a 37.325,55 euro spetta un importo mensile di 19,59 euro al mese.

Per chi ha diritto all’importo massimo l’assegno di vedovanza ha un impatto di 687,83 euro all’anno e gli arretrati per 5 anni, di fatto potrebbero dare diritto a somme superiori ai 3.000 euro.

La richiesta può essere fatta online tramite il portale INPS, con l’ausilio di un PIN, o tramite CAF (Centri di Assistenza Fiscale) o patronati, che offrono supporto per la compilazione e l’invio della domanda.

Questi arretrati sono legati a eventuali ritardi nell’erogazione del beneficio o a domande che sono state presentate con ritardo rispetto alla data di morte del coniuge. L’importo degli arretrati può coprire i mesi in cui il beneficio sarebbe dovuto essere stato erogato ma non è stato richiesto (ovvero i mesi nei quali si è stati contemporaneamente invalidi e vedovi).

Termini di Prescrizione

Un aspetto determinante da considerare riguarda i termini di prescrizione per la richiesta degli arretrati. In generale, gli arretrati dell’assegno di vedovanza possono essere richiesti fino a cinque anni dalla data in cui sarebbero dovuti essere pagati. Dopo questo termine, l’importo non può più essere recuperato. È quindi essenziale agire tempestivamente per evitare di perdere il diritto a queste somme.

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