Assegno unico per i figli: a regime solo da gennaio 2022

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Confermata la partenza dell’Assegno Unico per i figli dal 1 gennaio 2022. Si teme nuovo slittamento e si chiedono garanzie al governo.
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Confermato l’assegno unico per i figli a carico anche non partirà, come previsto, dal 1 luglio. Il 1 luglio, si conferma, partirà il percorso della misura che, come precisa la ministra delle Pari Opportunità, partirà in maneira compleata solo dal gennaio 2022.

La Ministra Elena Bonetti precisa che “Non vogliamo che accada che le famiglie italiane abbiano dei disagi. I dipendenti oggi stanno percependo le loro detrazioni in busta paga, e ci sono stati degli anticipi.

Dunque, questi primi sei mesi devono innestarsi su un percorso di detrazione fiscale che deve continuare. Le detrazioni fiscali saranno poi completamente assorbite nell’ assegno unico da gennaio”.

Questo, in ogni caso, significa che fino a fine 2021 si potrà godere degli assegni al nucleo familiare, del bonus bebè e delle detrazioni per i figli a carino. Nel frattempo saranno raccolte, come scrive Il Messaggero, le domande per la nuova misura che da gennaio le assorbirà tutte.

Ovviamente ora il timore è che la data di partenza possa slittare ancora e le reazioni dei partiti non sono delle migliori. Il PD, per esempio, vuole garanzie che il governo si impegni a rispettare la data del 1 gennaio 2022 mentre Fratelli D’Italia  rinfaccia il fatto che nel suo discorso di insediamento Mario Draghi aveva annunciato la partenza della misura dal 1 luglio. A chiedere chiarezza anche Forza Italia che così interviene al riguardo “In tanti si sarebbero aspettati già da luglio di percepire un importo mensile fino a un massimo di 250 euro in base al nucleo familiare e al reddito. E invece la ministra Bonetti, seppur con argomentazioni tecniche giuste, ha detto che prima di gennaio le famiglie italiane non riceveranno nulla. Non solo, quindi, c’è il rischio, come più volte da noi ribadito, che molte famiglie vedranno attribuirsi un assegno inferiore rispetto a quanto finora recuperato attraverso detrazioni e assegni familiari, ma lo avranno anche in ritardo. Confidiamo nel massimo sforzo del Governo affinché questa misura tanto attesa dalle famiglie italiane possa entrare a regime quanto prima”.

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