Aumento delle pensioni ogni 3 mesi da gennaio 2023, la proposta che piace

Luca
Una proposta che piace ai pensionati quella del’aumento delle pensioni su base trimestrale anzichè annuale, ma sarà attuata?
Bonus

Nella bozza della Legge di Bilancio 2023 è presente una misura che potrebbe far felice molti pensionati. A livello previdenziale, infatti, oltre alla quota 103 e alla proroga di opzione donna e Ape sociale, una misura tutta nuova. Ovvero una revisione del meccanismo di rivalutazione delle pensioni valido solo per il biennio 2023 e 2024. Lo scopo è quello di restituire potere di acquisto ai pensionati. Senza dover attendere il gennaio dell’anno successivo. 

E questo significherebbe assistere ad un aumento della pensione ogni 3 mesi a partire da gennaio 2023. Ma cerchiamo di capire come funzionerebbe la cosa e come gioverebbe ai pensionati.

Revisione delle indicizzazioni delle pensioni

Intanto la prima novità sarebbe quella di prevedere una rivalutazione piena (7,3% dell’assegno) solo per la pensione con importo fino a 2.100 euro. Ma scenderebbe fino al 35% per importi che superano i 5.250 euro lordi.

Solo per le pensioni minime, in più, è riconosciuto un incremento di 1,5% percentuali per il 2023, che porterebbe l’importo a 570 euro. E di altri 2,7 punti percentuali nel 2024 che porterebbero gli importi a 580 euro.  Si tratta, però, di un incremento straordinario riconosciuto solo e soltanto alle pensioni minime. E non anche a tutte le altre prestazioni collegate al reddito (come la pensione di invalidità e l’assegno sociale).

Aumento delle pensioni ogni 3 mesi con perequazione

Ma la proposta che sta piacendo molto ma che non si sa se sarà attuata, riguarda la perequazione trimestrale. Ovvero l’adeguamento all’inflazione non più annuale ma ogni 3 mesi. In questo modo i pensionati avrebbero modo di avere un aumento delle pensioni ogni 3 mesi per far fronte all’eventuale aumento dei prezzi.

Una mossa che potrebbe piacere molto ai pensionati che, quindi, non dovrebbero attendere ogni anno gennaio per la rivalutazione della propria pensione. Ma come al solito, per saperne di più, dovremo attendere la bozza definitiva della Legge di Bilancio e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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