Badante convivente e risposo: 36 ore settimanali più 2 ore al giorno, ecco come funziona

martina bianchi
La badante convivente ha diritto, oltre alle 36 ore di riposo settimanale, anche di 2 ore di riposo giornaliero.
Badante, lavorare e prendere la Naspi, ecco come si può fare e le varie soluzioni previste dalla normativa in vigore.

Il contratto collettivo nazionale per le badanti, ovvero quello che disciplina il lavoro domestico, prevede, all’articolo 14, che alla badante convivente spetta un riposo settimanale di 36 ore, di cui 24 ore devono essere godute la domenica.

Riposo badante 36 ore

La badante che prende il riposo la domenica può anche decidere (avendo 24 ore di riposo) di dormire fuori la notte e di fatto non è ovvligata a rientrare la domenica sera. Ad esempio la collaboratrice potrebbe rimanere fuori casa dalle 8 della domenica mattina alle 8 del lunedì mattina, esattamente 24 ore.

La badante convivente, poi, ha anche diritto ad un altro riposo di 12 ore, in un giorno della settimana da concordare con il datore di lavoro. Nella giornata di riposo da 12 ore la badante deve prestare servizio per un orario pari alla metà di quello che svolge abitualmente e, quindi, per un massimo di 5 ore.

Abbiamo prova che alcune badanti hanno chiesto le altre 12 ore di riposo settimanale il sabato riuscendo ad avere libero, quindi, dalle ore 13/14 del sabato rientrando, poi, la domenica sera anche abbastanza tardi (la domenica sera, essendo un riposo di 24 ore, infatti, la messa al letto dell’anziano non spetta alla badante).

Quindi, ricapitolando, spettano 24 ore di riposo la domenica (o un altro giorno da concordare con il datore di lavoro e da indicare sul contratto) e altre 12 ore da godere tutte in una volta un altro giorno della settimana.

Riposo di 2 ore al giorno

L’articolo 15 del contratto di lavoro, poi, prevede altre 2 ore di riposo se la badante non lavora tutto il suo orario dalle 6 alle 14 o dalle 14 alle 22 e nello specifico «(…) il lavoratore convivente ha diritto a un riposo di almeno 11 ore consecutive nell’arco della stessa giornata e, qualora il suo orario giornaliero non sia interamente collocato tra le ore 6.00 e le ore 14.00, oppure tra le ore 14.00 e le ore 22.00, a un riposo intermedio non retribuito, normalmente nelle ore pomeridiane, non inferiore alle 2 ore giornaliere di effettivo riposo (…)».

Quasi nessuna badante, infatti, esaurisce il suo orario di lavoro entro le 14 o inizia a lavorare dalle 14, e proprio per questo motivo a quasi tutte le collaboratrici familiare spettano 2 ore di riposo al giorno, che normalmente viene riconosciuto al pomeriggio, durante il quale può anche uscire dall’abitazione e non per forza essere presente per le esigenze dell’anziano.

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