Quando i genitori invecchiano sempre più spesso hanno bisogno di cure e assistenza e non sempre i figli possono dargli quello di cui hanno bisogno perché nella maggior parte dei casi necessitano di lavorare. Fare da badante alla mamma non sempre è possibile se si lavora. Una soluzione ottimale per riuscire a garantire le cure necessarie ai genitori anziani senza risentirne dal punto di vista previdenziali sarebbe quello di farsi assumere come badante mamma o per il papà.
Il figlio, infatti, potrebbe anche essere un dipendente dei propri genitori se riesce a garantire loro le giuste cure e i necessari accorgimenti. Da considerare, infatti, che il benessere di un caro, in questo caso, non sarebbe affidato a mani estranee e un figlio, per forza di cose, non può che volere il meglio per i propri genitori.
Curare i propri genitori senza assunzione
Moltissimi sono i figli che assistono i genitori cercando di conciliare questo lavoro di cura con la propria professione. Questo è necessario soprattutto per non perdere lo stipendio è i preziosi contributi utili alla pensione. Ma cosa accade se il genitore abbia bisogno di assistenza a tempo pieno, giorno e notte, e i figli non vogliano delegare questo ad una presenza estranea nella vita della madre e del padre?
Se un figlio è disoccupato potrebbe essere assunto dai genitori ma la normativa di riferimento prevede delle condizioni ben precise perché in caso di ambito familiare così stretto si dà per scontato che il lavoro di cura venga prestato per motivi affettivi e morali, non per lavoro, stipendio e contributi.
Figli come badanti mamma
Anche un parente o affine entro il terzo grado può essere assunto ma il rapporto di lavoro va verificato da parte dell’Inps che deve accertarsi che non si tratti di un’assunzione fittizia. Va precisato, ad esempio, che il coniuge in nessun caso può essere assunto come badante o colf perché in questo caso l’assistenza è dovuta senza che ci sia il bisogno dell’assunzione.
Nel caso dei figli, invece, l’Inps per verificare che l’assunzione è reale andrà a verificare che il lavoro svolto sia effettivamente retribuito. Il contratto che un genitore instaura per assumere un figlio prevede una busta paga regolare e il versamento reale del compenso pattuito. Per dimostrare i pagamenti, quindi, è necessario che ci siano i bonifici che attestino i pagamenti dello stipendio.