L’estate è il periodo in cui la stragrande maggioranza dei lavoratori vanno in ferie. Ci sono fabbriche, uffici e aziende che chiudono in un determinato periodo e di conseguenza i lavoratori vanno in ferie in quel periodo. Poi ci sono quelle che prevedono ferie alternate tra dipendenti, con questi ultimi che si accordano sul periodo da sfruttare.
Ogni lavoratore ha diritto alle ferie. Da CCNL a CCNL cambiano alcune regole ma in genere le ferie si maturano per tutto l’anno di lavoro e sono pari a 26 giorni all’anno in media.
Se nella generalità dei settori lavorativi come detto le ferie si gestiscono in maniera abbastanza facile ed intuitiva, nel settore domestico le cose cambiano. Le ferie della badante a volte sono un rebus sia per chi deve prenderle (la lavoratrice) che per chi deve darle (il datore di lavoro).
Badanti e ferie estive: novità, regole, diritti e stipendio
Settore lavorativo particolare ed anche le ferie nel settore domestico sono particolari. I motivi sono evidenti.
Prendiamo per esempio una badante. Il lavoro della badante è singolo, nel senso che non ci sono colleghi di lavoro diretti come invece accade per esempio in una impresa di pulizia o in una fabbrica qualsiasi. L’anziano ha bisogno dei servizi di una badante e questa è l’unica che se ne occupa.
Soprattutto se la badante non è una lavoratrice fornita all’anziano tramite agenzie specializzate (in questo caso la badante può essere sostituita mentre è in ferie).
Quindi, come si fa a gestire le ferie visto che l’anziano ha bisogno della badante sempre e comunque? Come si fa se la badante è straniera e le ferie vengono utilizzate tutte per andare nel Paese di origine mancando diverse settimane?
L’estate, la badante e le ferie, bella gatta da pelare
Con l’arrivo della stagione estiva questo problema lo hanno molte famiglie ed è fondamentale conoscere e applicare le regole per evitare che a seguito di errori si corre il rischio di finire con contenziosi e cause.
Il riferimento normativo è il CCNL del lavoro domestico che stabilisce innanzitutto come per la badante ogni anno ci sono 26 giorni di ferie retribuite.
Naturalmente in caso di assunzioni per durate inferiori all’anno intero, si matura esattamente un quoziente pari a 2,16 giornate di ferie per ogni mese di lavoro effettivamente completato.
Il lavoratore ha diritto alle ferie e il datore di lavoro non può negare. Ma queste non devono essere prese liberamente dal dipendente che pertanto deve pattuire il tutto con il datore di lavoro.
In genere il periodo di ferie andrebbe pattuito in seguito alla sottoscrizione del contratto di assunzione in modo tale da avere ben chiaro il periodo di assenza della badante.
Come detto, sono 26 giornate di ferie all’anno, ma non è detto che alla badante spettino tutte e tutte insieme. Infatti le regole sono precise.
Stipendio e regole da rispettare in base al CCNL domestici
Prima di tutto abbiamo detto che se la durata del contratto è inferiore all’anno non sono stati maturati tutti i 26 giorni e quindi non spetta tutto questo periodo di ferie.
Poi, la regola prevede che delle ferie maturate, anche se sono pari a 26 giornate, sono 2 settimane di ferie quelle che minimo devono essere concesse entro la fine dello stesso anno in cui sono state maturate. I restanti giorni infatti vanno obbligatoriamente concessi entro i 18 mesi successivi.
Per quanto riguarda il salario invece, al dipendente in ferie va garantito lo stipendio come se stesse lavorando. Anzi, va garantita anche l’indennità di vitto e alloggio. Che non essendo sfruttata in natura non essendo presente al lavoro il dipendente, questa va pagata in busta paga.
Le ferie non si possono trasformare in denaro. A meno che non siano state sfruttate e il rapporto di lavoro si interrompe prima di poter consumare questi periodi.