Badanti assunte da agenzie e cooperative, pro e contro

Mario nava
Le famiglie che cercano una badante spesso di rivolgono a cooperative e agenzie.
Badante, lavorare e prendere la Naspi, ecco come si può fare e le varie soluzioni previste dalla normativa in vigore.

Non sempre le famiglie italiane hanno possibilità e tempo per cercare una badante da soli. È il principale motivo per in quale molte famiglie si rivolgono a strutture che offrono questo genere di presentazione senza lasciare particolari oneri alle famiglie che devono solo pagare.

In genere si utilizzano agenzie o cooperative. Due strutture diverse, questo è evidente. Con diverse regole e alcuni pro e contro in base alla scelta effettuata. 

Badante e assunzione tramite cooperativa


In genere le vie utilizzate dalle famiglie per assumere una badante sono due. La si assume da soli, cioè di cerca autonomamente la badante e una volta trovata si provvede a tutti gli adempimenti del caso. C’è il passaparola, cioè la badante viene suggerita da un amico, da un conoscente o dall’amico dell’amico. Oppure si fanno ricerche sugli annunci di lavoro e sui siti internet o canali social. 
Ma una volta trovata la badante, oltre a stabilire le regole del rapporto di lavoro che si va ad instaurare, ecco che arrivano gli adempimenti. 

Occorre stilare e compilare il contratto di lavoro, provvedere a darne comunicazione all’INPS, trovare chi seguirà  rapporto di lavoro compilando le buste paga mensili o le certificazioni uniche annuali. Ma c’è chi non vuole caricarsi di questi oneri o non sa come fare. E allora una via alternativa è quella della badante da cooperativa.  

Alternative al fai da te

Chi non ha possibilità o tempo per effettuare tutto il processo di ricerca e selezione, o non ha possibilità o tempo fa dedicare alla burocrazia dietro questo rapporto di lavoro, la cooperativa potrebbe tornare utile. 

Tramite queste cooperative di fatto si va ad instaurare un rapporto di lavoro in somministrazione. In gergo si chiamano interinali i lavoratori che vengono forniti ad una azienda, ad una impresa e nel caso delle badanti, ad una famiglia, per il tramite delle cooperative di lavoro che vengono definite appunto, interinali. Assumere tramite cooperativa ha i suoi vantaggi. Per esempio, l’IVA è a carico della cooperativa o al massimo ridotta al 4%.

Badante lavoro autonomo

La badante viene assunta direttamente dalla cooperativa che provvederà va tutto, dal contratto alle buste paga. Alcuni punti deboli di questa opzione però riguardano le lavoratrici, che non hanno diritto a ferie e malattia, o meglio, alla retribuzione durante ferie e malattia. E non sempre altri diritti come tredicesima, tfr, straordinario o contribuzione previdenziale sono a livello di una assunzione classica tra lavoratore e datore di lavoro. 

Questo perché in genere la badante di una cooperativa è una lavoratrice in proprio, non subordinata. Si instaura un rapporto di lavoro da collaborazione. E dopo un certo lasso di tempo al posto di stabilizzare il rapporto di lavoro tra badante e famiglia (che diventa obbligatorio) la cooperativa la sostituisce, cioè ne fornisce un’altra alla famiglia interessata. 

Badante da Agenzia, forse costa di più


Diversa via è quella delle Agenzie di selezione. In questi caso viene garantita la selezione della badante in base alle esigenze della famiglia o dell’anziano da assistere. E la gestione del rapporto di lavoro anche in questo caso è tutta a carico dell’Agenzia. Anche la sostituzione della badante durante le ferie o la malattia della titolare del rapporto di lavoro è va carico della struttura. 

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