Badanti e colf: come fare la dichiarazione dei redditi e cosa si recupera

Mario nava
La dichiarazione dei redditi obbligatoria anche per le badanti e le colf, ecco perchè.
badante

La dichiarazione dei redditi nasce affinché il lavoratore, altrimenti detto contribuente, possa pagare le tasse sui redditi prodotti l’anno precedente. Per il 730/2021 quindi occorre dichiarare i redditi del 2020. La dichiarazione dei redditi vale anche per le badanti e per le colf, che si trovano nella particolare situazione di dover fare tutto da sole dal momento che il datore di lavoro non è sostituto di imposta.

Questo però non sempre è una cosa negativa, dal momento che anche se è vero che con la dichiarazione dei redditi i contribuenti devono pagare l’Irpef, è altrettanto vero che possono andare a rimborso, per esempio recuperando il bonus Renzi da 80 euro che era spettante per molti lavoratori anche nel 2020 e fino allo scorso giugno, oppure il nuovo bonus 100 euro al mese previsto dal taglio del cuneo fiscale.

E per i lavoratori domestici proprio in virtù del fatto che il datore di lavoro non si sostituisce al Fisco in materia Irpef, l’unica via per recuperare il bonus Renziano o il bonus Irpef di nuova generazione è proprio il 730.

730 per colf e badanti, come fare?

Il datore di lavoro non è sostituto di imposta e allora la lavoratrice o il lavoratore dovranno presentare il modello 730 barrando la casella di assenza sostituto di imposta. Se dalla dichiarazione dei redditi verrà una Irpef a debito, il lavoratore dovrà pagare l’imposta tramite modello F24.

Se invece dalla dichiarazione verrà fuori un rimborso fiscale, non essendo il datore di lavoro il soggetto adatto, sarà l’Agenzia delle Entrate a pagare il contribuente, erogando il rimborso direttamente sul conto corrente entro la fine dell’anno. In questo caso il contribuente dovrà segnalare il codice Iban alle Entrate, affinché il rimborso arrivi direttamente in conto corrente. In alternativa, senza Iban, la liquidazione arriverà con bonifico domiciliato presso poste italiane.

Per effettuare la dichiarazione dei redditi occorre che il datore di lavoro rilasci al lavoratore la ricevuta di tutti i redditi erogati l’anno precedente. Un obbligo a cui il datore di lavoro deve adempiere entro il prossimo 16 marzo.

Anche il Tfr da inserire

Dalla certificazione del datore di lavoro si evince il reddito percepito che andrà inserito al netto dei contributi previdenziali. Anche l’eventuale Tfr percepito dal lavoratore deve essere inserito. Sul Tfr infatti il lavoratore domestico ha la facoltà di chiedere ogni anno a dicembre l’anticipo di quanto maturato (il 70%) e sono davvero molte le lavoratrici che a dicembre lo percepiscono insieme allo stipendio del mese ed alla tredicesima.

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