Badanti, ecco tutte le cose che ci devono essere nello stipendio, importi e cifre aggiuntive

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Ecco cosa deve comprendere il giusto stipendio di una badante.
badante, diritti, stipendio e limiti

Il costo della badante per molte famiglie sta diventando insostenibile. Questo è ciò che proprio le famiglie lamentano. Ma per le lavoratrici si dice l’esatto contrario, nel senso che gli stipendi non sono talmente elevati da giustificare le lamentele dei datori di lavoro. Sembra il gioco delle parti, ma dietro c’è la realtà dei fatti che dà ragione ad entrambe le parti.

Badanti, ecco tutte le cose che ci devono essere nello stipendio, importi e cifre aggiuntive

Se la voce pesante del costo che una famiglia o un pensionato deve sostenere per la badante fosse dettato solo dallo stipendio, le badanti avrebbero ragione. Invece ci sono il costo dei contributi previdenziali da versare, il costo del vitto, dell’alloggio, le ferie, le tredicesime, i TFR e perfino il compenso per i professionisti che seguono il rapporto di lavoro. Oggi però analizziamo ciò che deve essere riportato nella busta paga della lavoratrice. Per capire cosa costa lo stipendio della badante ad una famiglia. E per verificare ciò che una badante legittimamente si deve aspettare nella busta paga.

Lo stipendio della badante varia in base a diversi fattori, dalla durata dell’orario di lavoro alla eventuale convivenza della stessa con l’anziano bisognoso di assistenza.

Come deve essere lo stipendio della badante

Una badante in genere gode di un contratto a tempo indeterminato della durata di 54 ore settimanali. In questo caso, se assunta a livello BS, il salario minimo 2023 dovrebbe essere pari a 988,90 euro mensili. Al livello BS però va assunta la badante che assiste persone autosufficienti. Parliamo della classica dama di compagnia.
Il salario per chi assiste una persona non autosufficiente è pari a 1.120,76 euro al mese e deve essere inserito il livello CS di assunzione. Se la badante ha le qualifiche idonee alle mansioni svolte e la giusta esperienza, va assunta a livello DS, ed in questo caso lo stipendio sale a 1.384,46 euro al mese a cui aggiungere anche l’indennità di funzione da 178 euro circa al mese.

Nella busta paga però devono essere inserite anche le voci relative al vitto e all’alloggio nel caso di badanti conviventi. In linea di massima si spendono 6,47 euro al giorno, divisi in 2,26 euro per il pranzo o la colazione, 2,26 euro per la cena e 1,95 euro per l’alloggio.

TFR, tredicesima e tutto ciò che spetta alla badante

Partendo dai minimi tabellari sopra esposti, alla badante va garantito lo scatto di anzianità del 4% ogni due anni di lavoro presso lo stesso datore di lavoro, fino a massimo 7 scatti. La badante ha diritto alla tredicesima. Si tratta di un mese intero di retribuzione comprensivo di vitto e alloggio, ma solo dopo un anno pieno di lavoro. Per contratti iniziati ad anno in corso, la badante ha diritto ad una tredicesima commisurata ai mesi di lavoro svolti. In pratica, tanti dodicesimi di tredicesima quanti sono i mesi di lavoro effettivamente svolti (superiori a 15 giorni di assunzione). La badante ha diritto a 26 giorni di ferie all’anno, anche in questo caso, commisurati ai mesi di lavoro svolti. Ed ha diritto al TFR, che vale una mensilità circa all’anno, e su cui può chiedere l’anticipo ogni dicembre in misura pari al 70% di quanto accumulato ogni anno.

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