Badanti: la guida pratica allo stipendio, ecco a cosa stare attente

Mario nava
badanti stipendio

Senza dubbio lo stipendio è la cosa che più interessa i lavoratori dipendenti, a prescindere dal settore di lavoro e dalle mansioni svolte. Lo stipendio, gioia de dolori di molti, soprattutto nell’ambito del settore domestico dove effettivamente sono molte le lavoratrici e i lavoratori sottopagati.

Senza tenere conto del lavoro sommerso naturalmente, di cui il settore dove operano badanti, colf e baby sitter è senza dubbio alcuno pieno a dismisura.

Il settore comunque ha un suo CCNL di categoria e su questo non ci sono dubbi su cosa debbano fare datori di lavoro e lavoratori per mettere nero su bianco il rapporto di lavoro compreso il salario. Esistono dei minimi tabellari che vanno rispettati, perché lo stipendio di un addetto al lavoro domestico ha il diritto di essere retribuito quanto meno in base ai minimi tabellari.

Le cifre valide nel 2021, lo stipendio minimo per livello di inquadramento

Da gennaio 2021 i nuovi minimi tabellari da usare per retribuire un lavoratore domestico  in base al livello di assunzione sono:

  • Livello A € 645,50;
  • Livello AS € 762,88;
  • Livello B € 821,56;
  • Livello BS € 880,24;
  • Livello C € 938,94;
  • Livello CS € 997,61;
  • Livello D € 1.173,65;
  • Livello DS € 1.232,33

per i non conviventi con paga oraria invece abbiamo:

  • Livello A               € 4,69
  • Livello AS            € 5,53
  • Livello B               € 5,86
  • Livello BS             € 6,22
  • Livello C               € 6,57
  • Livello CS             € 6,93
  • Livello D               € 7,99
  • Livello DS            € 8,33

Va ricordato che il livello è molto importante perché non sono rari i casi di lavoratori assunti per svolgere delle mansioni ma a livelli più bassi di quelli effettivamente da inserire. È il caso della badante che invece viene inquadrata come una colf. Nulla di più illecito o sbagliato e le conseguenze le subisce il lavoratore. In base ai livelli di assunzione infatti, la differenza in termini di stipendio è di circa 300 euro a favore della badante.

Una badante assunta come colf quindi perde 300 euro di stipendio al mese e solo sul minimo tabellare. Il motivo è nel risparmio che il datore di lavoro ha nell’assume una badante inquadrandola in un livello più basso, con conseguenze anche sui contributi previdenziali.  E così una badante assunta per assistere l’anziano di casa, viene inquadrata come colf e pure senza esperienza, pratica questa assai diffusa e sommersa.

I giusti livelli di assunzione

Per capire meglio occorre stabilire i giusti livelli di inquadramento. Al livello A e a quello AS si inquadrano gli assistenti familiari generici. È la tipica colf senza esperienza, addetta alle pulizie domestiche ed a poco altro.

Ai livelli B e BS vanno inquadrate le badanti che assistono persone autosufficienti, mentre la badante che presta assistenza ad un anziano non autosufficiente va inquadrata a livello CS. Il livello C e C super infatti è destinato a lavoratori in grado di lavorare con totale autonomia e responsabilità. Nei livelli D e DS vanno assunti lavoratori specializzati, e se si tratta di badante, è quella formata e con qualifiche  che assistono persone non autosufficienti.

Lo stipendio è un diritto e deve essere degno del ruolo

L’importanza della figura del lavoratore domestico deve essere ribadita anche in sede di salario. Oltre ad essere assunti nel livello giusto e con il giusto stipendio, il lavoratore ha diritto ad aumenti di retribuzione oltre i minimi tabellari nel momento in cui si verificano gli scatti di anzianità. Si tratta di un aumento del 4% ogni due anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro.

Ci sono poi tra gli 8 e i 10 euro al mese in più per quei lavoratori altamente qualificati ed in possesso della certificazione di qualità UNI 11766. Dal 1° ottobre 2020 in vigore l’indennità per le baby sitter che hanno da curare bambini sotto i 6 anni di età. Una indennità pari a  115,76 euro al mese in più. Così come c’è l’indennità di 100 euro al mese per le badanti che anziché assistere un solo anziano non autosufficiente si prendono cura di due anziani (una coppia di coniugi per esempio).

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