Basta lavoro, ecco la pensione 4 anni prima: due anni di indennità, poi la vera pensione

mazzarella
Prendere una indennità prima delle pensioni è possibile ed un anticipo di 2 anni diventa di 4 anni.
pensione con 40 anni di contributi

Ci sono degli strumenti che i contribuenti possono facilmente usare per anticipare la pensione addirittura di 4 anni rispetto ad alcuni requisiti ordinari. Non mancano delle misure di favore, e due di queste permettono il pensionamento anticipato anche se c’è bisogno di due domande da presentare all’INPS e di una indennità prima della pensione.

Stop lavoro 2 anni prima di chiedere la pensione, e l’anticipo diventa di 4 anni

Una soluzione per poter andare a riposo ben 4 anni prima di raggiungere determinati requisiti per le pensioni è senza dubbio quella che passa dalla Naspi. Alcuni lavoratori che perdono il posto di lavoro possono ottenere l’indennità per disoccupati dall’INPS. E se è vero che l’indennità per disoccupati INPS, meglio conosciuta come Naspi, si può prendere per massimo 24 mesi, evidente che si tratta di uno strumento che può tornare utile anche per andare in pensione. In primo luogo perché ci sono due misure che hanno nei soggetti che escono fuori dalla Naspi, alcuni dei possibili beneficiari. Ma anche perché la Naspi offre la contribuzione figurativa, ovvero contributi che sono validi sia per il calcolo della prestazione, che per maturare il diritto alla pensione.

Ecco a cosa può servire la Naspi prima della pensione

L’Ape sociale e la quota 41 per i precoci sono due misure che consentono di andare in pensione dopo aver terminato di prendere la Naspi. Così dopo due anni di disoccupazione un lavoratore può andare in pensione con 63,5 anni di età e 30 di contributi per l’Ape sociale, oppure senza alcun vincolo di età ma con 41 anni di contributi per la quota 41. Per l’Ape sociale basta aver terminato di percepire la Naspi mentre per la quota 41 serve che l’indennità per disoccupati sia stata percepita per l’ultima volta da almeno 3 mesi. Sempre per la quota 41, è necessario che un anno di contributi sia stato versato prima dei 19 anni di età. E dei 41 anni di contributi, 35 anni devono essere effettivi da lavoro. Quindi non si considerano i contributi da malattia e da disoccupazione. I due anni di Naspi possono tornare utili però anche per chi si trova magari, con 18 anni di contributi versati e deve arrivare alla soglia dei 20 anni. E se il soggetto ha 65 anni di età, è evidente che i due anni di Naspi oltre a riempire la carriera minima prevista, riempiono anche i due anni che mancano come anagrafica al raggiungimento dei 67 anni. Stesso discorso per i due anni che mancano ai 42,10 delle pensioni anticipate ordinarie per gli uomini o ai 41,10 delle anticipate per le donne. Fermo restando anche in questo caso il vincolo dei 35 anni effettivi.

Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina
Configura Cookie