Cartelle esattoriali Equitalia e Agenzia delle Entrate ecco come fare con sanatoria e rottamazione

Mario nava
cartelle

La nuova sanatoria delle cartelle esattoriali è impostata con due distinti provvedimenti. E grazie alla novità della Legge di Bilancio i contribuenti potranno saldare le cartelle che hanno nei confronti dei concessionari alla riscossione. Usare il plurale è lecito dal momento che come vedremo molte delle cartelle di cui parliamo sono divenute tali già con Equitalia, prima che questa venisse sostituita dall’Agenzia delle Entrate Riscossione dal 2017. Due distinte vie di uscita da situazioni debitorie spesso obsolete quindi. Ma serve capire bene cosa accadrà e cosa saranno chiamati a fare i contribuenti. Quindi, sulle cartelle esattoriali Equitalia e Agenzia delle Entrate, ecco come fare con sanatoria e rottamazione quater.

Cancellazione delle cartelle esattoriali, quali?

Il primo intervento del governo riguarda le cartelle esattoriali al 2015, che di fatto godono del massimo vantaggio. Tutte le cartelle esattoriali al 2015, ovvero tutti i carichi affidati all’agente della riscossione entro il 2015, se di importo inferiore a 1.000 euro, al lordo delle spese accessorie, delle sanzioni e degli interessi, verranno cancellate d’ufficio. Azzerati questi debiti per i contribuenti quindi, e senza dover presentare domanda. In pratica un condono vero e proprio che riguarda cartelle che secondo il legislatore, sono di difficile incasso o di incasso controproducente. Essendo cartelle piuttosto vecchie, secondo il governo, molte di esse non sono più incassabili (decessi, fallimenti, non rintracciabilità del contribuente). Altre invece sono di importo talmente basso che avviare costose procedure esecutive porta ad incassare meno di quanto si spenderebbe.

La nuova rottamazione delle cartelle, come funziona?

Per le cartelle più nuove, oppure più alte di importo, ecco la nuova rottamazione. Infatti tutti i debiti affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022 godranno di questa rottamazione. Naturalmente parliamo di quelle cartelle che non finiscono nella nuova cancellazione d’ufficio di cui parlavamo nel paragrafo precedente o nella vecchia cancellazione di qualche anno fa per tutte le cartelle fino al 2010.Rottamazione con le solite procedure di richiesta e con i soliti vantaggi per i contribuenti. Si pagherà solo il corrispettivo dovuto per l’imposta evasa, per il tributo mai pagato o per la multa non saldata, con la cancellazione di alcune spese e di alcuni interessi che via via hanno incrementato il corrispettivo da versare per il contribuente. E poi si godrà della rateizzazione, opzionale, fino a 18 rate.

Domanda entro il 30 aprile 2023 per la rottamazione quater

Per la rottamazione occorrerà presentare domanda entro il 30 aprile 2023. Il 31 luglio è prevista la prima scadenza del piano di 18 rate o il pagamento della rata unica per chi sceglie di saldate tutto e subito. Per la prima rata occorrerà pagare il 10% dell’intero debito calcolato da Agenzia delle Entrate Riscossione dopo aver accettato la domanda di definizione agevolata presentata dal contribuente interessato. La seconda rata scadrà il 30 novembre e sarà di importo identico alla precedente. Le rate successive, tutte pari al 5% dell’intero debito andranno pagate dal 2024 al 2027. Sono in tutto 4 rate annuali, ogni tre mesi con le scadenza che saranno il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio ed il 30 novembre di ciascun anno.

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