Come anticipare la pensione davvero a 60 anni di età

Mario nava
Ci sono davvero possibilità di andare in pensione a 60 anni?
pensione

Con 67 anni di età la pensione di vecchiaia, con 63 l’Ape sociale e con 62 la nuova quota 103. Sono solo alcune delle misure che gli italiani potranno sfruttare adesso per accedere alla loro pensione. In linea di massima esistono dei limiti anagrafici che non possono essere superati per poter andare in pensione. L’età minima prevista per poter accedere ad una misura pensionistica. Da questo non si sfugge. A meno che non si opti per delle misure di pensionamento anticipato, che sono distaccate da limiti di età. E salvo rari casi, si tratta delle uniche vie di accesso alla pensione a 60 anni. Infatti misure che consentono un pensionamento a questa età non ne esistono se consideriamo quelle che hanno un limite anagrafico prestabilito.

Come anticipare la pensione davvero a 60 anni di età

pensioni

Solo le donne con opzione donna possono sfruttare una misura che pur prevedendo un determinato limite anagrafico, consente l’uscita a 60 anni di età. Si tratta di opzione donna. E sono sempre le donne che con la pensione di vecchiaia con invalidità specifica, possono accedere alla quiescenza con 20 anni di contributi e addirittura 56 anni di età. Per la generalità dei lavoratori invece, i 60 anni di età come età di uscita dal mondo del lavoro sono un limite invalicabile o quasi. Le uniche strade sono la pensione anticipata ordinaria o la quota 41 per i precoci.

La pensione anticipata ordinaria 2024 e 2023

Nel 2023 ma anche nel 2024, la pensione anticipata ordinaria permetterà di uscire dal mondo del lavoro con 60 anni di età. Anzi, l’età non conta perché per gli uomini basterà raggiungere i 42 anni e 10 mesi di contributi versati e per le donne basterà completare i 41 anni e 10 mesi di contribuzione. Lo stesso ragionamento si può fare per la quota 41 precoci. Si potrà andare a riposo senza limiti di età e quindi anche a 60 anni con 41 anni di versamenti, di cui almeno uno versato prima dei 19 anni di età. Ed a prescindere dal versamento continuativo o frazionato in mesi. Ma la quota 41 riguarda solo invalidi, soggetti che assistono invalidi in famiglia, disoccupati o lavori gravosi.

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