Cos'è la pensione supplementare? Cos'è la pensione supplementare?

Cos’è la pensione supplementare?

Ecco cos’è la pensione supplementare e come si prende quando anche dopo la quiescenza si continua a versare contribuzione.

Andare in pensione subito senza uscire dal mondo del lavoro, anzi, continuando a lavorare. Non sempre andare in pensione vuol dire stop addio al lavoro, addio ai contributi e così via dicendo.
C’è chi per esempio raggiunge i requisiti per la pensione, ma continua a versare contributi perché non ha ancora ceduto una attività da lavoro autonomo o chiuso del tutto tale attività. Questo soggetto può ottenere un qualcosa dall’INPS. Perché continua a versare contributi. E versare i contributi è sempre una cosa che produce una pensione più alta. A tal punto che c’è chi può richiedere la pensione supplementare.

Cos’è la pensione supplementare?

Pensione maggiore a chi lavora anche dopo averla percepita senza però smettere di lavorare.
Un lavoratore con 20 anni di contributi e con 67 anni di età ha raggiunto la sua pensione. Perché ha raggiunto la sua pensione di vecchiaia. Presentando la domanda all’INPS in caso di accoglimento si ottiene una prestazione tutta basata sui versamenti di contributi che lo stesso richiedente ha maturato come diritto alla pensione.
Ma non per forza di cose l’interessato deve chiudere la saracinesca del suo negozio, della sua bottega o del suo bar. Se decide di non cessarla ancora o di non cederla, ecco che lo stesso soggetto, pure se già in pensione, continua anche a versare contribuzione. E questa è una cosa che può garantire una pensione più alta.

Cosa succede a lavorare dopo la pensione


Attenzione, proseguire a lavorare dopo la pensione non sempre è possibile. Ci sono misure che prevedono il divieto di cumulare i redditi da pensione con i redditi da lavoro. L’Ape sociale, l’attuale quota 103 e le vecchie quota 100 e quota 102 sono per esempio misure che prevedono il divieto di cumulo. Ma per tutte le altre misure, ciò che si versa dopo la pensione garantisce una pensione maggiore.

Una cosa che non tutti i pensionati che continuano a lavorare conoscono perché non tutti sanno che i contributi versati dopo la pensione possono incrementare l’assegno pensionistico. In termini pratici, la pensione può essere ricalcolata e si può prendere il supplemento di pensione.

Questo supplemento di pensione non è automatico, perché l’INPS non avvia un ricalcolo d’ufficio del trattamento. Infatti deve essere il pensionato direttamente interessato, magari il lavoratore autonomo che ha versato altri 5 anni di contributi dopo la pensione, a produrre una richiesta specifica all’INPS. Una domanda che è assoggettata a regole specifiche e vincoli.

Ricapitolando, i contributi versati dopo i 67 anni possono tornare utili per portare a prendere una pensione più alta. La richiesta può essere fatta dopo i 67 anni ogni due anni.