Decreto Semplificazioni, l’offerta dei servizi via smartphone della Pubblica Amministrazione

Luca
Con l’introduzione di 12 provvedimenti nel Decreto Semplificazioni il governo spinge in modo convinto l’ammodernamento tecnologico della PA in funzione di una più veloce ed efficace fruizione dei servizi tramite dispositivi quali smartphone e Personal Computer. Questo consentirà ai cittadini di ottenere informazioni e svolgere pratiche senza doversi recare in alcun ufficio.
smartphone

Il decreto semplificazioni e lo strumento più usato dagli Italiani

L’idea del Ministro Paola Pisano è molto semplice, “I Servizi delle Pubbliche Amministrazioni dovranno diventare fruibili attraverso lo smartphone, lo strumento più utilizzato dagli Italiani”.

Partendo da questa semplice considerazione il Dicastero della Pisano ha individuato delle linee guida che possiamo definire dei veri e propri obiettivi per rendere più veloce e più semplice l’accesso ai servizi delle PA insieme a una riduzione dei costi.

Già oggi si possono eseguire molte pratiche burocratiche via internet ma bisogna cercare tra i vari portali telematici dei diversi enti la sezione dedicata al servizio richiesto. Per ovviare a questo è stato deciso d’implementare nella applicazione per smartphone IO, tutti i servizi offerti via rete dalle Pubbliche Amministrazioni. Vediamo cosa è stato inserito del Decreto semplificazioni.

Gli obiettivi da raggiungere indicati dal Ministero

Se semplificazione deve essere allora il primo passo è eliminare tutti i vari sistemi d’identificazione elettronica in uso e usarne solo due. Infatti entro il 28 febbraio 2021 qualsiasi ente pubblico dovrà adottare per l’accesso online ai propri servizi la CIE, Carta d’Identità Elettronica, o lo SPID, Sistema Pubblico d’Identificazione.

Qualsiasi servizio pubblico digitale offerto dalle varie amministrazioni dovrà essere disponibile sulla app. IO, questo strumento informatico in gestione alla PagoPA S.p.A. diventerà l’unico strumento utilizzabile via smartphone per il disbrigo di pratiche amministrative. Viene richiesto alle varie PA di far partire le trasformazioni tecnologiche per rendere ciò possibile entro il 28 febbraio 2021.

Come se fossimo in un ufficio di un qualsiasi ente, dove è normale esibire un documento, tramite CIE o SPID il cittadino può farsi identificare anche via rete in tutta sicurezza.

Deve essere possibile tramite l’app IO presentare autocertificazioni, istanze e dichiarazioni semplicemente dallo smartphone.

Per richiedere la CIE non è più necessario aspettare che scada il vecchio documento cartaceo, questo velocizzare il passaggio a un sistema più moderno ed efficace.

Ogni ente pubblico è obbligato a ideare e sviluppare dei sistemi propri, in grado di garantire la sicurezza, per favorire il lavoro a distanza dei propri dipendenti, ove possibile.

Sono previste misure il cui scopo è quello di facilitare l’accesso ai servizi telematici da parte delle persone con disabilità.

La modalità Digitale dovrà diventare il modo di dialogare consueto tra la Pubblica Amministrazione e cittadini o imprese. Viene sottolineato che si passa dall’incentivare il dialogo digitale al modo naturale d’interlocuzione.

La creazione di un’area digitale comune a tutti gli enti che fanno parte della Pubblica Amministrazione renderà possibile agli stessi uffici il reperimento e lo scambio d’informazioni che se non in loro possesso, possono procurarsi attraverso il dialogo telematico con altri uffici, e quindi smettere di chiedere informazioni al cittadino quando sono già in possesso della PA.

La creazione di Cloud nazionale in cui conservare tutti i dati delle varie amministrazioni, con la necessità di migrare i propri database verso strutture in grado di garantire la sicurezza da parte di ogni struttura pubblica.

I vari concessionari dei servizi pubblici, diversamente da quanto fin’ora stabilito, sono obbligati a condividere i dati da loro raccolti con lo stato. Questi dati possono risultare utili per le gestione delle Pubbliche amministrazioni. Viene introdotto anche il Diritto all’Innovazione, consiste nel dare la possibilità ad aziende università e poli di ricerca fino alle start-up, di sperimentare per un periodo di tempo limitato, progetti d’innovazione con una semplice richiesta. Alla fine della sperimentazione se si conclude in maniera positiva, il ministero stesso promuoverà il progetto presso la Presidenza Del Consiglio per regolarne l’attività.

L’inserimento di tali disposizioni nel decreto semplificazioni mostra una volontà decisa, da parte del Ministero e di tutto il governo, di andare verso una gestione più agile soprattutto per i cittadini e le imprese, delle pratiche burocratiche che sono, a ragione, sempre un grosso ostacolo da superare.

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