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Donne in pensione a 60 anni di età nel 2023, ma qualcosa è stato sbagliato

Sembra quasi che ci sia una specie di timore a voler dire che opzione donna adesso rispetto al passato più recente è diventata una misura per over 60. Infatti la misura come la conoscevamo prima, che prevedeva uscite a 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni di età per le lavoratrici autonome, esce completamente modificata dalla legge di Bilancio. E con un pesante inasprimento dei requisiti. Ma la cosa certa è che l donne in pensione a 60 anni di età nel 2023 potrebbero davvero andarci.

Donne in pensione a 60 anni di età nel 2023

Il governo Meloni ha già aperto le porte ad una correzione della misura con il decreto Milleproroghe. Nemmeno il tempo di approvare la manovra che ecco la novità che potrebbe già correggere quello che è stato fatto con opzione donna. Ma si si deve correggere qualcosa vuol dire che quella cosa è sbagliata. La logica dice questo. Evidentemente su questa misura nella legge di bilancio qualcosa è stata sbagliata. Opzione donna infatti rispetto a quella in vigore ancora quest’anno, consente le uscite solo a chi ha completato i 35 anni di contributi versati ed i 60 anni di età. Infatti a 59 anni di età possono uscire le lavoratrici che hanno avuto un figlio durante la loro vita, mentre a 58 anni quelle con più figli. In attesa delle circolari INPS che spiegheranno meglio cosa devono fare le lavoratrici, il punto della situazione è questo. Anche le modalità di presentazione della domanda dovranno essere meglio chiarite dal momento che servirà produrre i documenti che attestino le gravidanze e le nascite dei figli. Donne in pensione a 60 anni di età nel 2023 quindi, perché l’unica certezza al momento è questa, anche se solo per determinate tipologie di interessate.

Misura sbagliata? ecco perché

Tra le altre cose va anche detto che è vero che l’età per tutte quante parte dai 60 anni e che quindi solo a quell’età a prescindere dai figli si potrebbe avere la sicurezza di uscire dal lavoro. Ma non tutte le lavoratrici potranno avere questo beneficio. Infatti è altrettanto vero che esistono anche i limiti di platea per questa nuova versione di opzione donna. Nello specifico, limiti netti perché oltre che età e contributi versati bisogna anche rientrare in una delle quattro particolari categorie previste. Sono 4 tipologie di lavoratrici o ex lavoratrici che il governo ha deciso di tutelare con questa misura. Parliamo delle disoccupate, delle invalide, delle caregivers o di chi è alle prese con procedure di crisi aziendale già avviate. Donne in pensione a 60 anni di età nel 2023 quindi, ma con alcune limitazioni prima inesistenti.