Ecco dove trasferirsi da pensionati e vivere meglio

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Andare a vivere all’estero da pensionati, ecco dove e perché.
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Il clima, per esempio in Paesi come il Portogallo o la Spagna delle Canarie, può senza dubbio essere attrattivo per i pensionati. Perché trasferirsi in questi Paesi ha nel clima uno dei fattori di maggiore appeal. Ma anche le tasse e il potere di acquisto sono fondamentali per capire il motivo per cui per anni i pensionati italiani si sono trasferiti in questi posti. Ma con il tempo, proprio le tasse da versare e il tenore di vita, hanno fatto uscire allo scoperto nuovi posti dove andare a trasferirsi. E adesso analizzeremo alcune mete che possono essere la giusta soluzione a chi in Italia da pensionato vive “male”.

Ecco dove trasferirsi da pensionati e vivere meglio

Le Canarie sono state da sempre una meta ambita dai pensionati ma non solo. Nutrita la schiera di italiani ormai residenti in pianta stabile a Tenerife piuttosto che a Gran Canaria e così via. A dire il vero sembra che qualcosa negli ultimi tempi sia cambiata alle Canarie. Ma questo è un discorso che va fatto per tutti i Paesi esteri che nomineremo. Perché prima di trasferirsi bisogna studiare bene il tutto, anche perché come cambiano repentinamente le regole in Italia, cambiano anche all’estero. Farsi consigliare da esperti in materia è il nostro suggerimento. Per esempio nelle Isole Canarie le tasse continuano ad essere inferiori a quelle italiane, ma più sale il reddito di chi si trasferisce lì, sempre meno è la convenienza a trasferirsi in Spagna. Pare comunqiue che ci siano delle detrazioni d’imposta da 6.500 per pensionati over 65 e da 7.000 euro per gli over 75.

Vivere all’estero da pensionati? ecco cosa si dovrebbe trovare

In Portogallo chi si vuole trasferire adesso, dovrebbe trovare ancora il regime agevolavo per i residenti non abituali, che dura per i primi 10 anni di stanza nello Stato. Tasse al massimo al 7% invece in Tunisia, con una esenzione dell’80% circa. In Romania per esempio, l’aliquota è del 10%, nettamente inferiore alle aliquota IRPEF italiane, anche se con scaglioni progressivi. Per esempio, in Bulgaria, Slovacchia e Albania, c’è addirittura l’esenzione totale delle imposte per i pensionati che decidono di vivere lì con la pensione italiana. Il pensionato però deve sapere che riceverebbe sempre il netto della pensione, perché continuerebbe a pagare le tasse in Italia. Ma il tenore di vita per i costi che si hanno in quei Paesi migliorerebbe sensibilmente, soprattutto se paragonato al costo della vita nelle grandi città italiane. In Grecia le tasse per le pensioni dovrebbero essere apri al 7%, mentre a Cipro sarebbero pari al 5%.

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