Importo pensione, il reddito del coniuge influisce?

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Nella determinazione dell’assegno di pensione spettante conta il reddito dell’eventuale coniuge?
pensioni minime 600 euro

Molti sono i lettori che ci scrivono per capire se nella determinazione della pensione spettante influisca l’eventuale reddito del coniuge. Una domanda che, per certi versi appare lecita e a cui oggi cercheremo di dare una risposta.

Importo pensione e redditi familiari

Le pensioni previdenziali sono calcolate esclusivamente sul totale dei contributi versati e l’importo dell’assegno viene determinato applicando ai contributi il coefficiente di trasformazione, almeno per quel che riguarda la quota contributiva della pensione. Per la quota retributiva il calcolo è più complicato e scendono in campo altri fattori come la retribuzione e il collocamento temporale dei contributi in questione.

Per le pensioni previdenziali, quindi, l’eventuale reddito di coniuge o figli conviventi è ininfluente e non abbassa l’importo spettante. Ma quali sono le pensioni previdenziali? Quelle che, appunto, sono calcolate sui contributi versati come la misura di vecchiaia, quella anticipata ma anche l’opzione donna, l’ape sociale, la quota 100, la pensione con quota 41, l’anticipata contributiva e la misura di vecchiaia contributiva.

Per chi ha versato contributi, quindi, l’importo dell’assegno viene determinato indipendentemente da quelli che sono i redditi familiari perchè è un diritto acquisito proprio per il fatto di aver versato, anno dopo anno, all’ente previdenziale i contributi obbligatori che, appunto, danno diritto ad una prestazione.

Attenzione però: se la pensione spettante è molto bassa (sotto i 515 euro mensili) si potrebbe aver diritto all’integrazione al trattamento minimo che porta, appunto, l’ammontare di quanto percepito mensilmente a titolo di pensione a 515 euro. In questo caso, e solo in questo, il reddito del coniuge conta e se supera i limiti stabiliti dalla legge potrebbe venir negato il diritto all’integrazione al trattamento minimo.

Per le prestazioni assistenziali, invece, il discorso cambia: per l’assegno sociale, infatti, che viene erogato al compimento dei 67 anni quando non si è in possesso di contributi che diano diritto ad una pensione e si versa in condizioni di disagio economico, il reddito dell’eventuale coniuge conta. Come conta anche per la determinazione del diritto all’aumento della pensione di invalidità per gli invalidi totali.

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