In 12 mesi addio al reddito di cittadinanza, ecco come

Mario nava
reddito di cittadinanza

Presto il reddito di cittadinanza potrebbe scomparire dalla scena per opera del nuovo Governo. Ormai appare chiaro che si va verso questa direzione. Non sarà immediato l’addio alla misura, ma nel 2024 potrebbe davvero essere cancellata. Nel frattempo e quindi da gennaio, alcune modifiche lo inizieranno a ridurre drasticamente.

Le modifiche sul reddito di cittadinanza in arrivo

Oltre alle novità sulle pensioni o alla grande sanatoria delle cartelle esattoriali, un altro argomento caldo del governo è quello del reddito di cittadinanza. E proprio sulla misura di sostegno alla povertà che il governo punta a modifiche sostanziali, quasi a voler prendere le distanze da una misura che ha nel Movimento 5 Stelle il partito più vicino. In una netta discontinuità dagli ultimi governi, la Meloni, prima donna Premier mai esistita in Italia ha messo nel mirino la misura. Inizia a prendere piede una netta riduzione della misura che finirà l’opera nel 2024 quando probabilmente il progetto dell’attuale esecutivo la porterà ad essere cessata per poi essere sostituita da un’altra misura. Perché secondo l’esecutivo, i fragili e quelli in difficoltà avranno comunque bisogno di una misura di sostegno. Che non può essere quella attuale, troppo esposta a pratiche illecite e furbetti. E troppo idonea ai fannulloni.

Il sussidio durerà di meno

Basta a 18 mesi di sussidio rinnovabili all’infinito di 18 in 18 intervallati da un solo mese di pausa. Adesso si passerà ad un sussidio erogato per 18 mesi solo la prima volta. Poi 6 mesi di stop con corsi formativi e di riqualificazione da svolgere da parte dei beneficiari che non hanno ancora trovato lavoro. Decorsi i 6 mesi di stop, nuovo periodo indennizzato. Ma di 12 mesi, al termine dei quali nuova pausa di 6 mesi con attività come la precedente. Niente ricollocazione lavorativa? e allora ecco un ulteriore periodo di 6 mesi di sussidio. Stavolta quelli finali, perché dopo questi ultimi 6 mesi niente più sussidio.

Niente redito di cittadinanza agli under 60

Sussidio accorciato a parte, la grande novità in procinto di essere varata sul reddito di cittadinanza è la soglia di età. Una persona abile al lavoro, senza problemi di salute o familiari, se ha meno di 60 anni non prenderà più il sussidio. Significa che il taglio riguarderà tutti i disoccupati che oggi hanno utilizzato il sussidio come fonte di sostentamento. Andranno potenziate le politiche attive sul lavoro, per consentire a questi soggetti di lavorare e non di puntare sul sussidio. Oltretutto, sempre sul reddito di cittadinanza ecco che alcune modifiche lo renderanno migliore per chi invece le difficoltà le ha davvero. Sempre i cosiddetti fragili, o quelli con problematiche di carattere familiare (nuclei familiari di 4o più persone), dovranno ricevere di più di sussidio. Un modo per rendere la misura più equa rispetto ad oggi dove le differenze tra singoli o con famiglie corte, rispetto a quelle numerose, sono davvero scarne.

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