Incentivi imprese anche individuali: fino a 130mila euro per la sicurezza sul lavoro

Mario nava
Anche nel 2021 rifinanziato il bando ISI Inail con importanti incentivi per le imprese.
lavoro usurante pensione

In tutto sono disponibili ben 211 milioni di euro, questo l’ammontare delle dotazioni relative al nuovo bando ISI Inail. E per le imprese che hanno interesse ad investire in materia sicurezza del posto di lavoro e salute dei dipendenti del loro organico, si tratta di incentivi che possono arrivare a 130mila euro.

Il piano di salvaguardia e di promozione della sicurezza sul lavoro dell’Inail ormai è una costante ogni anno. L’importanza dell’incentivo è relativa al fatto che questo prevede erogazione a fondo perduto a copertura del 65% delle spese sostenute e ritenute ammissibili.

Bando ISI Inail 2020/2021, come funziona?

Come anticipato, si tratta di un bando che ogni anno l’Inail mette a disposizione delle imprese italiane.

Incentivi di sostegno alle imprese italiane, questo ciò che significa ISI e riguarda imprese iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Le dimensioni aziendali non contano dal momento che il bando è aperto anche ad imprese in forma individuale. Inoltre, va sottolineato che l’accesso agli incentivi riguarda anche le aziende agricole in forma di medio-grandi imprese e gli enti del terzo settore.

Esclusi dal beneficio sono le piccole imprese agricole che sono coperte da altre misure che lo stesso Istituto ha messo loro a disposizione. Dal momento che il bando si ripete ogni anno, chi ne ha già sfruttato i vantaggi nelle precedenti stagioni è escluso dal nuovo aiuto.

Fondo perduto, cosa si può fare?

Quando si parla di incentivo per la sicurezza sul posto di lavoro e per la salute dei lavoratori è evidente che si parla di diversi rami di intervento che potenzialmente possono dare diritto a chi li adotta, di ricevere l’incentivo. Il bando compre:

  • Progetti di investimento e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • Progetti per diminuire i pericoli da movimentazione manuale dei carichi;
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto;
  • Progetti per imprese operanti in specifici settori di attività.

Per il primo punto l’esempio calzante di intervento ammissibile può essere l’adozione di impianti atti alla riduzione delle vibrazioni e dei rumori a cui i lavoratori dipendenti dell’impresa sono assoggettati durante le attività.

Per la movimentazione dei carichi invece, il campo è vasto ed arriva fino all’acquisto di macchinari che sostituiscano l’utilizzo della forza umana, come i carrelli sollevatori, i muletti e così via. Oppure, in riferimento ai progetti di imprese che operano in specifici campi, a titolo di esempio possiamo riportare l’acquisto di giubbotti salvagente per i pescatori, di caschi e strumenti atti alla salvaguardia dei lavoratori che devono spostare mobili e simili.

Per gli investimenti c’è il limite di spesa minimo da prevedere. Infatti il progetto da finanziare deve essere compreso tra 5.000 e 130.000 euro.

Il via alle domande scatterà il 1° giugno 2020 e le imprese interessate avranno tempo per presentare domanda entro le ore 18:00 del 15 luglio prossimo. È il portale dell’Inail quello a cui collegarsi per poter presentare domanda, seguendo le istruzioni e la relativa procedura di trasmissione telematica del tutto.

Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina
Configura Cookie