Lavoratore dipendente: ecco quanto costa all’azienda

Mario nava
Non solo lo stipendio, ecco tutte le voci di spesa per il datore di lavoro che assume un dipendente.
stipendio badante

In Italia il costo del lavoro è piuttosto elevato. Infatti il legislatore ha pensato di introdurre il taglio del cuneo fiscale sotto forma di bonus Irpef. Tra stipendio lordo e netto in busta la differenza è piuttosto marcata.

Ma se dal punto di vista del dipendente, Irpef e addizionali rappresentano il costo del proprio lavoro, cioè le tasse pagate sul proprio lavoro (o meglio reddito da lavoro prodotto), le voci di spesa per il datore di lavoro sono molteplici. Oggi infatti affrontiamo proprio la questione del costo di un dipendente per un’azienda.

Quanto costa un lavoratore dipendente

Parlare di costo di un dipendente per un’azienda significa tenere presente la miriade di voci che la normativa prevede, tra cui anche i contributi, sia previdenziali che assistenziali.

E vi sono costi che l’azienda sostiene, che non sono riportate in busta paga. Ecco perché il costo da sostenere per ogni dipendente non coincide esattamente con ciò che mensilmente viene riportato nella busta paga.In linea generale le voci che rappresentano il costo che un datore di lavoro deve sostenere sono lo stipendio lordo, i contributi previdenziali, i premi Inail, il TFR.

Guida sintetica ai costi del lavoro per l’azienda

Il costo per singolo dipendente da parte dell’azienda parte dalla retribuzione lorda mensile. Si chiama RAL  e questo è un costo variabile in funzione della tipologia di contratto con il quale un lavoratore dipendente viene assunto.

Quando si parla di RAL, oltre che essere il totale di tutti gli stipendi percepiti da un dipendente nel corso dell’anno solare, ci si riferisce al lordo, perché dentro questa voce di spesa per il datore di lavoro ci sono anche le tasse e i versamenti previdenziali e assistenziali.

Va ricordato che per esempio, il lavoratore dipendente ha a suo carico una parte di questi contributi da versare e pertanto, il 33% a suo carico rientra nel RAL. La parte di versamenti a carico del datore di lavoro non è inclusa nel RAL e questa è una voce aggiuntiva per determinare l’esatto costo del lavoratore.

Dal momento che in genere il datore di lavoro funge da sostituto di imposta, anche la quota a carico del lavoratore viene trattenuta dal datore di lavoro e versata agli Enti.

I contributi previdenziali

L’importanza della RAL è tale che determina anche l’ammontare dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico dell’azienda. Infatti tali costi sono pari al 31% della RAL.

Per esempio, per un lavoratore con RAL da 18.000 euro annui, cioè con stipendio lordo mensile di 1.500 euro, costa in termini di contribuzione, esattamente 5.580 euro annui.

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