Le tre pensioni più favorevoli del 2024, a 56, 61 o 63,5 anni di età

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Quali sono le misure più favorevoli per i disabili, ecco un quadro specifico e tre soluziono appetibili.
pensioni 2024

Se cercate una via per lasciare il lavoro in anticipo probabilmente non potete pescare di meglio se non con le tre misure di cui parliamo oggi. Ma quali sono le tre pensioni più favorevoli del 2024 a 56, 61 o 63,5 anni di età? Partiamo subito con la prima considerazione. Bisogna avere una determinata percentuale di invalidità. In alcuni casi quella civile, in altri quella pensionabile. Differenze e sottigliezze di una normativa che va meglio approfondita.

Le tre pensioni più favorevoli del 2024, a 56, 61 o 63,5 anni di età

Avere una invalidità di un certo tipo permette di lasciare il lavoro prima. Le tre pensioni più favorevoli del 2024, a 56, 61 o 63,5 anni di età si chiamano pensioni di vecchiaia con invalidità pensionabile e Anticipo Pensionistico Sociale. Le pensioni con invalidità pensionabile sono quelle che si centrano con:

  • almeno 61 anni di età per gli uomini ed almeno 56 anni di età per le donne;
  • almeno 20 anni di contributi versati;
  • invalidità pensionabile o specifica pari all’80% o più alta.

La pensione con l’Anticipo Pensionistico Sociale (Ape sociale) si centra per gli invalidi con:

  • almeno 63,5 anni di età;
  • invalidità civile pari o superiore al 74%.
  • almeno 30 anni di contributi versati.

L’invalidità civile è la riduzione permanente della capacità lavorativa generica di un lavoratore. Prescinde dalla tipologia di lavoro svolto dall’invalido. L’invalidità pensionabile o specifica invece è la riduzione permanente della capacità lavorativa di un lavoratore, ma per la tipologia di lavoro che svolge nella sua vita. Le due misure oltre che sui requisiti, che come visto sono diversi, si differenziano anche per altri aspetti. La pensione con l’APE sociale infatti:

  • non è reversibile;
  • risulta priva di maggiorazioni, assegni per il nucleo familiare e integrazioni al trattamento minimo;
  • non ha la tredicesima mensilità;
  • ha un importo massimo di 1.500 euro al mese;
  • non si adegua al tasso di inflazione ogni anno;
  • dura fino ai 67 anni di età.

La pensione con invalidità specifica invece:

  • da diritto alle maggiorazioni sociali;
  • prevede la tredicesima;
  • si adegua al tasso di inflazione;
  • non ha scadenza e nemmeno limiti di importo prestabiliti;
  • da diritto agli ANF.
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