Limite pagamenti in contanti 2021: le regole e quando cambiano

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Come funziona il limite dell’utilizzo del contante per il 2021? Scopriamo regole e storia.
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Il limite pagamenti in contanti attualmente in vigore è di 1999,99 euro valido dal 1 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. Per tutto il 2021, quindi, il limite per il trasferimento di denaro contante è sotto i 2000 euro.

Solo il 1 gennaio 2022 scatterà un ulteriore ribasso alla soglia che scenderà a 999,99: da quel momento in poi saranno vietati tutti i trasferimenti di denaro contante a partire dai 1000 euro.

Limite utilizzo contante come è cambiato nel tempo?

Oggi pensiamo che sia normale non poter utilizzare più di 2000 euro in contanti ma è bene sapere che i limiti non sono sempre stati così stringenti. Per la verità tali limiti si susseguono da 20 anni, dal lontano 1991 quando si iniziò ad imporre un limite all’utilizzo dei contanti. Vediamo come le normative hanno cambiato i limiti nel corso degli ultimi anni:

  •  1991    10.329 (qui ancora si avevano le lire ed il limite era fissato a 20milioni di lire) € (D.L. n. 143/1991)
  • 2002   12.500 € (D.M. 17/10/2002)
  • 2007   5.000 € (D.L. n. 231/2007)
  • 2008   12.500 € (D.L. n. 112/2008)
  • 2010    5.000 € (D.L. n. 78/2010)
  • 2011    2.500 € (D.L. n.138/2011)
  • 2011    1.000 € (D.L. n. 201/2011)
  • 2016    3.000 € (Legge n. 208/2015)
  • 2020   2.000 € (D.L. n. 124/2019)
  • 2022   1.000 € (D.L. n. 124/2019)

Limite uso contanti

Non basta la normativa che limita l’uso del contante, l’Italia nell’ultimo anno si è anche attivata per incentivare la popolazione ad utilizzare i pagamenti elettronici visto che con la Legge di Bilancio 2020 sono state inserite diverse misure attualmente in corso come:

  • cashback e supercashback
  • lotteria degli scontrini

A queste iniziative si somma anche l’bbligo di POS per tutti i commercianti che prevede anche sanzioni per chi non si adegua. Il tutto per combattere sempre più duramente l’evasione fiscale: con i pagamenti tracciabili non è più possibile non dichiarare le entrate e i cittadini, di fatto, diventano complici del Fisco nell’evitare a commercianti e professionisti l’evasione fiscale.

Facendo diminuire quelle che sono le economie sommerse, di fatto, si tenta di ridurre chi evade il fisco ma incentivando le forme di pagamento elettroniche si vorrebbe ridurre anche i costi economici del denaro contante.

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