Malattia, quanto spetta al lavoratore ogni giorno che sta male?

Luca
Indennità di malattia INPS per il dipendente malato: a quanto ammonta giornalmente?
esenzione ticket

Il lavoratore dipendente che sta male ha diritto all’indennità di malattia. Ma quanti lavoratori dipendenti  sanno uanto gli spetterà economicamente dall’INPS per i giorni in cui stanno male? Come vengono pagati i giorni di malattia?

Anche se l’indennità non è uguale per tutti i CCNL prevedono anche degli oneri che fanno capo al datore di lavoro. Cerchiamo di vederci chiaro e capire se la malattia conviene.

Quanto è pagato un giorno di malattia?

I lavoratori dipendenti che si assentano dal lavoro per malattia muniti di certificato medico hanno diritto sia alle prestazioni a carico dell’INPS che di quelle erogate dal datore di lavoro.

L’INPS paga una indennità sostitutiva per malattia ai seguenti lavoratori:

  • operai del settore industria;
  • operai ed impiegati del settore terziario e servizi;
  • lavoratori dell’agricoltura;
  • apprendisti;
  • disoccupati;
  • lavoratori sospesi dal lavoro;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori marittimi;
  • lavoratori iscritti alla gestione separata Inps.

Niente indennità di malattia agli altri lavoratori come ad esempio, colf, badanti, impiegati dell’industria, dirigenti, portieri, lavoratori autonomi. In ogni caso per questi lavoratori i CCNL prevedono l’obbligo del datore di lavoro a corrispondere un trattamento economico quando sono assenti per malattia.

L’indennità di malattia INPS viene erogata a partire dal 4° giorno di assenza e finisce solo a guarigione del lavoratore. I primi 3 giorni di malattia, quindi, non sono coperti da indennità alcuna anche se CCNL prevedono che sia il datore di lavoro a doversi fare carico dell’indennità economica sostitutiva per i primi 3 giorni di malattia.

Ma a quanto ammonta l’indennità di malattia?

L’INPS eroga dal quarto al ventesimo giorno una indennità pari al 50% delle retribuzione media giornaliera del dipendente, e a partire dal ventesimo giorno una indennità pari al 66,66% della retribuzione media giornaliera.

Essendo una percentuale molto bassa la maggior parte dei CCNL prevede che il datore di lavoro vada ad integrare l’indennità INPS per garantire al lavoratore una percentuale più alta.

In ogni caso l’indennità di malattia INPS non è infinita ed è corrisposta per un massimo di 180 giorni l’anno.

Segui Pensioni&Fisco su Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellina
Configura Cookie