Il modello 730 è un argomento spinoso ed è una materia ricca di insidie e pericoli. Commettere errori non è una cosa rara quando si presenta la dichiarazione dei redditi. Ma ci sono errori ed errori. Perché per esempio, sugli immobili sbagliare è facile anche perché non tutti sono a conoscenza di alcuni cavilli che possono portare a sbagliare la dichiarazione, a subire accertamenti e a finire con il dover versare sanzioni e interessi. Ecco uno dei casi più diffusi di errori che tanti commettono in sede di dichiarazione dei redditi.
Modello 730: la casa va indicata anche da chi non è proprietario in visura, ecco quando
Gli immobili vanno sempre inseriti nella dichiarazione dei redditi nel modello 730 perché anche sugli immobili essendo che generano reddito si pagano le tasse. Si paga l’Irpef anche sulle case. Naturalmente con le agevolazioni previste per la prima casa. Su cui occorre ricordare che c’è la deduzione dal reddito imponibile per quelle destinate all’abitazione principale del nucleo familiare del dichiarante.
Un caso a sé particolare che genera gli errori di cui parlavamo in premessa però è quello della casa di una coppia di coniugi intestata solo ad uno di essi. La casa intestata solo ad uno dei due porta a delle considerazioni da non sottovalutare. In primo luogo bisogna vedere il matrimonio se è in regime di comunione o in regime di separazione dei beni.
Perché nel primo caso non conta il Catasto dei Fabbricati, cioè non conta a chi è intestata all’Agenzia del Territorio la casa. Quindi, a prescindere da chi è intestatario dell’immobile, la casa se acquistata dopo il matrimonio è sempre divisa in due cioè al 50% di un coniuge al 50% dell’altro coniuge.
Solo nel caso di casa ricevuta in donazione da parte di uno dei due, a meno che nell’atto di donazione non venga indicata la comproprietà tra i due la casa deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi da uno solo. Lo stesso avviene nei casi di acquisto della casa in regime di divisione dei beni con intestatario solo uno dei due.
Ecco l’errore da non commettere nella dichiarazione dei redditi e pure della dichiarazione di successione
Perché allora parlavamo di errore comune a tante dichiarazioni dei redditi? Nel momento in cui una famiglia presenta la dichiarazione dei redditi può scegliere una dichiarazione congiunta. Oppure si può optare per una dichiarazione a sé stante da parte di ognuno dei due.
Per le case non cambia nulla rispetto alle regole prima descritte. Ma spesso lo sbaglio sta nel considerare la visura catastale come parametro di riferimento. Nel senso che la casa viene riportata nella dichiarazione solo del coniuge intestatario al 100% per il Catasto. Nulla di più sbagliato. Perché se la casa entra nella comunione dei beni come detto in precedenza, la stessa è sempre al 50%.
E va indicata così da tutti e due.
L’allineamento anche a livello di Agenzia delle Entrate di una situazione di questo genere, dove c’è un contribuente che pur non risultando intestatario in Catasto di un immobile, ne è di fatto proprietario al 505 si trascina anche per questioni di successione.
Quando muore un contribuente, la successione si deve presentare se ha immobili intestati in catasto. Ma si deve presentare anche se essendo in comunione dei beni, ha quel diritto di proprietà che per il Catasto è di fatto celato.