Partite IVA, proroga della scadenza dei pagamenti: a quando?

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In vista, un nuovo calendario fiscale per le partite IVA con scadenze prorogate inerenti il pagamento delle imposte.
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Da tempo si parla di una possibile proroga concernente la scadenza dei pagamenti delle imposte per i possessori di partita IVA.

Ebbene, lo slittamento dei pagamenti sembra essere quasi cosa fatta. Infatti, il Parlamento è in procinto di farlo tramite un emendamento al decreto Sostegni bis. La viceministra dell’Economia del governo Draghi, Laura Castelli, ha affermato che l’iter potrebbe concludersi con l’approvazione all’inizio della prossima settimana.

Tra lunedì 5 e martedì 6 luglio 2021 la Commissione Bilancio della Camera dovrà esprimere il proprio voto a circa 500 corrispettivi indicati dalle varie forze parlamentari e, in special modo, le riformulazioni concordate da governo e maggioranza.

La Lega di Matteo Salvini è pronta ad esultare per la prossima approvazione del suo emendamento che prevede la proroga al 30 settembre 2021 del pagamento dell’Irap e delle imposte dirette, la cui scadenza era stata fissata al 30 giugno per tutte quelle partite IVA soggette agli indici sintetici di affidabilità.

Il nuovo calendario fiscale

Sulla base di tali premesse, il nuovo calendario fiscale prevederà il pagamento delle imposte per le partite IVA posticipato dal 30 giugno al 30 settembre 2021. Inoltre, presumendo che l’emendamento leghista andrà a buon fine, viene meno il rischio di dover saldare i conti con l’Agenzia delle Entrate fino al 20 agosto con un aggravio dello 0,4%.

Di conseguenza, lo 0,4% in più rispetto al valore delle imposte, dovrà essere pagato a partire dal giorno sucessivo la nuova scadenza (30 settembre) fino al 2 novembre 2021, in quanto il 30 e 31 ottobre cadono di sabato e domenica e il 1° novembre è la festa di Ognissanti. Nessun esonero generalizzato dagli Isa, afferma la viceministra Laura Castelli.

Una proroga potrebbe interessare anche la scadenza di presentazione della dichiarazione dei redditi delle partite IVA e delle imprese con fatturati inferiori a 10.000.000 di euro. La richiesta proviene dai professionisti allo scopo di concedere più tempo per il ricalcolo dei contributi a fondo perduto, non solo sul fatturato ma anche sulla base del bilancio.

Anche in questo caso, la scadenza potrebbe slittare al 30 settembre, almeno questa sembra essere l’orientamento dell’Esecutivo.

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