Pensioni 2025 a 64 o 67 anni: subito 5 anni di contributi in più ed è fatta Pensioni 2025 a 64 o 67 anni: subito 5 anni di contributi in più ed è fatta

Pensione anticipata o di vecchiaia con un anno di contributi in più, ecco come fare

Non tutti lo sanno ma è possibile andare in pensione, sia di vecchiaia che anticipata, facendo valere sul proprio numero di anni di contributi versati un anno in più. Si tratta di un anno di contributi che si può recuperare tramite il riscatto gratuito, visto che si tratta di contribuzione che viene accreditata dall’Inps senza onere per il richiedente.

Se si è beneficiari di una pensione con un calcolo misto (con contributi versati prima del 1996) permette anche di aumentare l’importo dell’assegno previdenziale, visto che l’anno di contributi in questione rientra nel calcolo della pensione. Per chi, invece, ricade nel sistema contributivo puro (contributi versati solo a partire dal 1996 o scelta del computo in gestione separata Insp) il riscatto dei 12 mesi può servire solo per arrivare al requisito contributivo di acceso, mentre non ha alcun peso nel calcolo dell’assegno.

Ma attenzione, se si rientra nel contributivo puro e l’anno per cui si chiede il riscatto si colloca prima del 1996 per chi richiede l’anno potrebbe valere un calcolo misto della pensione e, di conseguenza, portare al diritto dell’integrazione al trattamento minimo ma potrebbe comportare anche qualche svantaggio.

Come recuperare un anno di contributi

L’anno che si recupera in contributi è quello del servizio militare, per chi lo ha svolto, naturalmente. Va chiarito che la richiesta può essere presentata in sede di domanda di pensione, ma anche successivamente (in questo caso si farà una ricostituzione della pensione per includere anche l’anno riscattato nel computo dell’assegno e potrebbero spettare anche gli arretrati).

È la contribuzione figurativa riconosciuta per periodi, scoperti da altra contribuzione, durante i quali l’interessato ha svolto servizio militare obbligatorio o di richiamo alle armi, nelle Forze armate italiane ovvero servizio a esso equiparato.  

La richiesta può essere presentata solo da coloro che nel periodo di svolgimento del servizio militare non hanno contribuzione versata. L’accredito è possibile:

  • nell’Ago dei lavoratori dipendenti;
  • nelle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
  • nei fondi speciali di previdenza gestiti dall’INPS dove previsto dalle relative norme regolamentari.

L’accredito non può essere richiesto nella Gestione Separata Inps.

Come si presenta domanda?

La domanda va presentata all’Inps (anche in sede di domanda di pensione) e il richiedente deve presentare un’autocertificazione per i servizio svolto indicando l’ufficio miliare o il distretto di appartenenze. L’Inps, successivamente provvede a richiede la documentazione che prova che il servizio è stato svolto direttamente all’ufficio interessato.

Per ottenere la contribuzione figurativa per l’anno di servizio militare è necessario che l’interessato abbia almeno un contributo versato al momento della presentazione della domanda di accredito e, come abbiamo già detto, il periodo in questione non deve essere coperto da contribuzione obbligatoria.

La domanda di riscatto non va presentata obbligatoriamente, si tratta solo di una possibilità che viene offerta al lavoratore. A chi potrebbe non convenire chiedere l’anno figurativo del servizio militare?

Per chi è dannoso il riscatto gratuito?

Molto spetto si è portati a pensare che si tratta di un anno di contributi gratis e proprio per questo l’opportunità va sempre colta. Ma in alcuni casi potrebbe essere deleterio presentare la domanda. Quello che bisogna considerare è che una volta presentata la domanda non è più possibile rinunciare ai contributi figurativi spettanti, ecco perché si tratta di una scelta che deve essere sempre ben ponderata perchè se risulta dannosa per la pensione non si può rinunciare al riscatto già chiesto.

Nella maggior parte dei casi la contribuzione in questione è utilissima perché aiuta a raggiungere il requisito  contributivo o determina un importo maggiore dell’assegno previdenziale.

A volte, però rappresenta un ostacolo per il futuro pensionato. Se il contribuente ha tutti contributi versati dal 1996 in poi, ma l’anno di servizio militare si colloca prima di questa data, il riscatto del servizio militare determina l’entrata nel sistema misto (con eventuale diritto all’integrazione al trattamento minimo se si rispettano i requisiti necessari).

Passando nel sistema misto il lavoratore non ha più diritto a tutti i vantaggi che sono riservati ai contributivi puri, come ad esempio:

  • accedere alla pensione a 64 anni di età con soli 20 anni di contributi;
  • vedersi riconoscere una contribuzione di 1,5 volte per i periodi lavorati prima della maggiore età (un anno di contributi vale 18 mesi di contribuzione).

Proprio per questo motivo prima di richiedere il riscatto gratuito del servizio militare è consigliabile valutarne sempre gli effetti con un patronato o con un professionista del settore.

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